La cantante la ricorda con affetto: “una donna forte, un tenete maggiore”.
Donatella Rettore, ospite a Verissimo, ha parlato del suo rapporto tenero ma conflittuale con la madre, oltre che del suo rapporto speciale col marito Claudio Rego, conosciuto nel lontano 1977 e sposato nel 2005. Nel corso dell’intervista, la Rettore ha ricordato come la madre non l’abbia quasi mai assistita nella sua carriera di cantante, ma questo non è mai stato un ostacolo all’amore che c’è stato tra madre e figlia.
“Mia madre veniva ai miei concerti solo quando ero piccola. Se non veniva mio padre veniva lei, però mi è mai dato mai detto ‘sei stata brava’, anche quando – non so – io arrivavo prima, seconda, terza oppure prendevo il premio di consolazione, la medaglia di legno eccetera… non m’hai detto niente perché lei era proprio contraria a questo. ‘Sei contenta te? Siamo contenti tutti. Però andiamo a casa a poi a letto'”.
Il dolore della malattia e il supporto di Claudio Rego
“Quando mamma si è ammalata, lì invece si è un po’ ammorbidita. Durante il Festival di Sanremo dell’86 mia madre ha avuto una trombosi e io volevo mollare tutto e andare a casa. Solo che mi hanno detto: ‘cara, tu hai un contratto…’. Mio padre ci aveva lasciato, per cui ero sola e Claudio mi ha aiutato tantissimo in quella situazione bruttissima e molto dolorosa. Una donna che è sempre stata forte, grintosa, un sergente, un tenente maggiore… vederla in un letto che ti chiede una sigaretta e ti chiede di morire è brutto. Papà se ne era andato con un infarto un anno prima. Ho avuto due due genitori meravigliosi”.
Silvia Toffanin le chiede: “Mamma e papà sono stati un bellissimo esempio d’amore, si sono amati tutta la vita e tu sei riuscita a riprodurre questa storia d’amore bellissima con il tuo Claudio, vero?”. Da Rettore arriva la conferma: “Sì, con Claudio devo dire che è stata una gimcana. La nostra vita è stata veramente un continuo stop, gira a destra, sinistra, alto… però alla fine poi il cerchio si chiudeva sempre”.