“Mi scrivono che sono brutta e non merito il successo”.
Jolanda Renga, figlia di Ambra Angiolini e Francesco Renga, ha da poco pubblicato il suo primo romanzo, intitolato “Qualcosa nel modo in cui sbadiglia”. Nel suo romanzo racconta la storia di una ragazza figlia molto amata di due genitori separati. In un’intervista al Corriere della Sera, Jolanda Renga ha raccontato la sua vita, la sua relazione con i genitori e le continue critiche che riceve sui social per via del suo aspetto.
Assomiglia caratterialmente più a sua madre
“Penso di assomigliare di più a mia madre: sono determinata come lei, ci piace esporci per una giusta causa. Papà è più silenzioso, ama stare nella comfort zone. Però sono testarda come tutti nella mia famiglia, compreso mio fratello Leonardo: abbiamo quattro caratteri molto forti. Assomiglio più a mia madre, papà è più silenzioso”.
Gli piacerebbe scrivere canzoni
“Mi piace tutto quello che riguarda la scrittura, dalla narrativa alla sceneggiatura. Mi piace anche l’idea di scrivere testi di canzoni. Glielo dico sempre (a papà Renga). Lui risponde sì, ma poi non se ne fai mai nulla”
Essere “figlia di…”
“Fin dall’elementari sapevo che era un’arma a doppio taglio. Dicevano che ero la cocca degli insegnanti, che ero secchiona… Invece alle medie mi sono beccata la fama della spia, ma lo rifarei: una mia compagna veniva bullizzata, le dicevano che era lesbica, l’hanno spinta alla depressione. La convinsi ad andare insieme dall’insegnante.”
La risposta alle critiche social
“Sui social si sentono autorizzati a dire cose cattive che di persona non ripeterebbero mai.”