Paola Turani accusata di essere una “cattiva madre”

Paola Turani, accusata di essere una cattiva madre

In lacrime sui social: “Pagherete per queste falsità”.

Paola Turani in lacrime su Instagram si sfoga. L’influencer è stata attaccata duramente sui social nel suo ruolo di madre. Paola Turani è stata accusata di essere una “cattiva madre”, perché ha lasciato il proprio figlio in un baby parking per godersi qualche ora da sola con le amiche. Quest’accusa ha ferito profondamente l’influencer a tal punto da spingerla a rispondere agli haters e a rivolgersi a un legale per andare fino in fondo. Le accuse a Paola Turani sono partite da una persona presente all’interno del resort nel quale l’influencer ha alloggiato durante la vacanza con il figlio.

Lo sfogo

Se tutte le altre volte sorvolavo, facevo finta di niente, non la davo vinta a nessuno, non replicavo, questa volta non ci sto. È da ieri che ho una rabbia, ho un nodo allo stomaco che non riesco a togliere. Sono state scritte e dette cose non vere che mi feriscono profondamente che vanno ad attaccare quello che è il mio ruolo di mamma. Se voi mi avete fatto un torto peraltro gravissimo, pagherete le conseguenze delle vostre azioni.

Chi sbaglia paga

È facile dire e sparare sentenze gravissime rimanendo anonima ma io voglio il nome e cognome di questa persona, che è una mamma che era lì nella struttura esattamente come me. Che coraggio devi avere per comportarti così? Questi sono comportamenti volti a far sentire ancora una volta una donna una madre inadatta, sbagliata, inferiore verso qualcun altro e proprio nella settimana dedicata alla violenza sulle donne, che non è solo fisica ma verbale e psicologica, ecco un comportamento volto a sputare odio verso una donna, a denigrarla, a farla sentire come se fosse menefreghista, farla sentire in difetto. Sono stanca delle campagne d’odio online e di leggere continuamente cattiverie. Chi sbaglia paga. Non funziona il motto: ‘sparo m…da e resto nell’anonimato e me la cavo’. Assolutamente no, risponderà delle sue azioni perché deve capire che certe cose non si fanno. Grazie invece alle persone che mi fanno sentire il loro supporto”.

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