L’attrice: “L’errore è pensare che una persona sia solo la sua identità”.
Vittoria Schisano sottolinea i pregiudizi che ancora abbiamo in Italia per chi ha scelto un percorso di transizione. L’attrice è la protagonista della serie Netflix La vita che volevi, dove si racconta la storia di Gloria, che ha affrontato un percorso di transizione simile al suo.
Gloria è felice
“In Italia una donna che ha fatto un percorso di transizione non è mai protagonista di un racconto, c’è sempre il filtro del pregiudizio e della non conoscenza”, ha commentato Vittoria Schisano in un’intervista a Specchio, sottolineando che il regista Ivan Cotroneo con La vita che volevi, ha finalmente spezzato questo tabù. Gloria è “una donna felice, realizzata nel lavoro. Non una santa, fa i suoi errori come qualsiasi altra donna”. L’attrice precisa inoltre che il percorso di transizione della protagonista Gloria è soltanto “una delle sfumature del personaggio: l’errore è pensare che una persona sia solo la sua identità, non è vero, è tante altre cose, va etichettata semmai per le sue azioni”.
L’ignoranza e l’informazione
E riguardo alla ‘troppa frociaggine’ che c’è in giro, Vittoria Schisano risponde: “C’è troppa ignoranza. Va combattuta con l’informazione che un certo tipo di politica non fa perché si diverte a creare distanze e decidere chi sono i cittadini di serie A e di serie B, senza mettere tutti di fronte agli stessi diritti e doveri come dovrebbe. Va combattuta a scuola, in famiglia, attraverso i giornali, i libri, i film, le serie TV”. E infine sottolinea. “Perché un racconto non ha solo lo scopo di intrattenerci e un attore non è solo una bella faccia che sorride: siamo responsabili delle storie che raccontiamo, io so che faccio politica ogni volta che parlo”.