Rie Kudan rivela di aver scritto il proprio romanzo con Chat GPT.
Rie Kudan, giovane autrice giapponese, ha vinto, lo scorso mercoledì 17 gennaio, il prestigioso Premio Akutagawa, il massimo premio per la letteratura pura che viene assegnato semestralmente, in Giappone, agli scrittori emergenti. Il romanzo vincitore tratta temi di fantascienza e ha il titolo: Tokyo-to Dojo-to (Tokyo Sympathy Tower). L’opera ha letteralmente entusiasmato la giuria di Akutagawa, che lo ha trovato “così perfetto che è difficile trovargli dei difetti“, ed è stata definita dalla critica “praticamente impeccabile”. Peccato che l’autrice lo abbia scritto… a quattro mani. O meglio, due mani e una tastiera. La Kudan, infatti, ha rivelato subito dopo la vittoria di non aver scritto il romanzo da sola ma con l’ausilio di un altro “autore”: Chat GPT.
La dichiarazione di Rie Kudan
La storia del romanzo è incentrata sui dilemmi di un architetto incaricato di costruire una confortevole prigione a Tokyo. Per ironia della sorte, parla anche di intelligenza artificiale. “Questo è un romanzo scritto sfruttando appieno un’intelligenza artificiale generativa come Chat GPT, e probabilmente circa il 5% dell’intero testo è scritto direttamente dall’intelligenza artificiale generativa” ha dichiarato Rie Kudan in un’intervista per The Japan Times. Ha poi aggiunto: “Ho intenzione di continuare a trarre profitto dall’uso dell’intelligenza artificiale nella scrittura dei miei romanzi, lasciando che la mia creatività si esprima al massimo”. L’editore di Kudan, invece, non ha risposto alla richiesta di commento inviata dal Japan Times.
Autori versus AI
Lo strumento AI ChatGPT è stato lanciato nel 2022 e può scrivere testi su richiesta in pochi secondi. Sta suscitando preoccupazione in diversi settori. Scrittori del calibro di George RR Martin, Jodi Picoult e John Grisham hanno addirittura intentato un’azione legale collettiva contro OpenAI, la società dietro ChatGPT, accusandola di usare indebitamente il lavoro protetto da copyright.