Ultimo: “Non conosco nessuno che va a votare o in chiesa”

Ultimo: "Non conosco nessuno che va a votare, la politica è scarsa"

La politica è scarsa. Non parla ai ragazzi e non ci prova neppure“.

Niccolò Moriconi, conosciuto come Ultimo, ha condiviso le sue preoccupazioni sulla mancanza di punti di riferimento per i giovani e sullo stato attuale della politica in un’intervista al Corriere Della Sera. “Essere giovani oggi è tremendo. Perché sei senza punti di riferimento”. Di recente, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ha intitolato un parchetto nel suo quartiere d’infanzia San Basilio in suo onore. Il cantante ha recentemente presentato il suo nuovo album Altrove e si prepara per un tour di 10 date che avrà inizio il 2 giugno dallo stadio Nereo Rocco di Trieste.

“Io non ho mai votato in vita mia”

Il cantante evidenzia la mancanza di partecipazione politica tra i giovani della sua età, sottolineando che molti non votano e non si sentono rappresentati dalla politica attuale: “Non conosco nessun ragazzo della mia età che vada a votare e nessuno che vada in chiesa. Io non ho mai votato in vita mia. Non dico sia giusto. Non me ne vanto, non me ne vergogno. Certo non è colpa dei giovani. La politica è scarsa. Non parla ai ragazzi e non ci prova neppure. Non parla a me che ho 28 anni; figuriamoci a un diciottenne. Siamo stufi di questa spaccatura tra destra e sinistra. Immagini quale effetto avrebbe un politico che dicesse: io non scelgo né la destra né la sinistra. Scelgo l’alto. Sono contrapposizioni che hanno stancato. Fascisti e comunisti: i giovani non ne possono più. Cos’è la sinistra? L’ipocrisia del buonismo? Cos’è la destra? Il cattivismo di chi chiude i porti a coloro che muoiono in mare? E legalizzare le droghe leggere? È di destra o sinistra? Io non capisco perché uno può scolarsi una bottiglia di whisky fino a morirne, e un altro non può farsi una canna in pace“.

Critica alla classe politica attuale

Sottolinea come nessun politico, inclusa la premier Meloni e Elly Schlein, affronti in modo efficace le questioni che interessano la gioventù. Su Elly Schlein segretaria del Pd ammette: “Io a volte fatico a capire di cosa parla”. E sulla premier Meloni: “Non sento nessuno, neppure la Meloni, affrontare quello che sta a cuore ai giovani. Non vedo politici in strada, nei bar, tra la gente. In tv non c’è una buona notizia. Guerre. Bombe. Su X già annunciano la prossima pandemia. Ma ci rendiamo conto di quale trauma sia stato per i ragazzi la pandemia? I cantautori fanno politica. Io nel mio piccolo penso di fare politica con le mie canzoni. “Dalla parte degli ultimi per sentirmi primo” è un verso politico. “Alba”, credo sia una canzone politica: parla dell’interiorità, dell’idea di superare se stessi. Un medico che lavora nel privato e il sabato va negli ospedali a curare i malati gratis fa politica. Come un medico che va in zona di guerra a curare i feriti. Ognuno deve fare politica con i propri mezzi e conoscenze. Certo, la politica conta fino a un certo punto“.

Le parole di Ultimo sulla pandemia e l’impatto dei social media sulla Generazione Z: “Certo, ho sempre la psicoterapeuta. Troppi ragazzi passano dieci, dodici ore al giorno a scrollare video su TikTok. I social ti anestetizzano. Ti stuprano il cervello, stiamo diventando amebe”.

Il rapporto con la fede

“Da piccolo in chiesa ci andavo, crescendo diventi più realista. Ho bisogno di credere, sento una grande fede dentro. Ma un conto è credere in un dio, in un’entità, nelle energie; e io credo nelle energie, in quelle che Jung chiamava le sincronicità: come incontrare la persona giusta al momento giusto. Un altro conto è credere nella Chiesa”. E su Papa Francesco: “Sinceramente, non mi pare che neppure lui sia un punto di riferimento per i giovani. Ne conosco pochi che si dicono cristiani. Anche se in realtà lo siamo. Lo ascolto quando invoca la fine delle guerre. Condivido, ovviamente. Non so se il Papa possa fare di più, certo non può andare al confine di Gaza. Sinceramente, non mi pare che neppure lui sia un punto di riferimento per i giovani. Ne conosco pochi che si dicono cristiani. Anche se in realtà lo siamo“.