Quattro uomini accusati del furto dell’opera di Maurizio Cattelan avvenuto nel 2019.
La vicenda
La toilette d’oro, del valore di 4,8 milioni di sterline (circa 5,5 milioni di europ), era un’opera d’arte intitolata America, ideata come una satira pungente sull’eccessiva ricchezza dell’artista italiano Maurizio Cattelan. Faceva parte di un’installazione artistica al Blenheim Palace, vicino alla città di Oxford, pochi giorni prima che svanisse durante la notte nel settembre 2019.
Lunedì scorso, il Crown Prosecution Service ha dichiarato di aver autorizzato l’accusa penale contro quattro uomini, di età compresa tra 35 e 39 anni, per furto. Sono accusati, inoltre, di associazione a delinquere finalizzata al trasferimento di beni criminali. L’opera d’arte, comunque, non è stata ancora ritrovata.
Una vera toilette
La toilette dorata era perfettamente funzionante e, prima del furto, i visitatori della mostra potevano prenotare un appuntamento di tre minuti per utilizzarla. La polizia ha affermato che, poiché la toilette era collegata al sistema idraulico del palazzo, la sua rimozione ha causato “danni significativi e allagamenti” all’edificio del XVIII secolo, un sito patrimonio mondiale dell’UNESCO pieno di opere d’arte e mobili di valore che attira migliaia di visitatori ogni anno.
Il Guggenheim Museum di New York, dove l’opera d’arte era stata installata in un bagno prima di essere esposta al Blenheim Palace, ha descritto la toilette come “fusa in oro 18 carati”. Il museo invitava gli spettatori a “utilizzare l’apparecchiatura individualmente e privatamente per sperimentare un’intimità senza precedenti con un’opera d’arte”.