Thomas Jolly: “Non volevo offendere nessuno”

Thomas Jolly: "Non volevo offendere nessuno".

Il direttore della cerimonia d’apertura di Parigi 2024 risponde alle accuse.

Thomas Jolly, direttore artistico della grandiosa cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi, ha difeso lo spettacolo di fronte alle reazioni negative dei settori conservatori e alle accuse di “wokeismo” e di presa in giro del cristianesimo. Jolly ha dichiarato in una conferenza stampa ufficiale delle Olimpiadi che la sua intenzione non era quella di “essere sovversivo, beffardo o scioccante, ma quella di catturare la Francia in tutta la sua diversità”.

“La mia volontà è dire che siamo un immenso ‘noi’. In Francia, abbiamo il diritto di amarci, come vogliamo, con chi vogliamo, in Francia abbiamo il diritto di credere e di non credere. In Francia, abbiamo molti diritti”.

La stravagante cerimonia di apertura, durata quattro ore, è stata ispirata da un tratto di sei chilometri (4,5 miglia) della Senna che attraversa il cuore di Parigi. In una serie di 12 tableaux che catturano lo spirito francese, Jolly e i suoi collaboratori hanno fatto sfoggio di riferimenti culturali e storici francesi, accostando tradizione e modernità e abbracciando diversità e inclusione.

Reazioni negli USA

In alcuni ambienti, però, questa combinazione non è stata ben accolta, anche se in Francia la cerimonia è stata applaudita e molto apprezzata. Soprattutto negli Stati Uniti ha suscitato particolare ira una scena in cui un gruppo di drag queen, tra cui Nicky Doll e le star di Drag Race France, sedevano su una passerella in una configurazione che sembrava imitare il quadro L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci.

Il politico repubblicano americano Mike Johnson, presidente della Camera, ha definito la scena “scioccante e offensiva”. Harrison Butker, giocatore di football e cristiano devoto, ha suggerito che il tableau stesse prendendo in giro Dio, mentre la politica francese di estrema destra Marion Maréchal ha pubblicato un post in inglese su X indirizzato “a tutti i cristiani che si sono sentiti insultati” dallo sketch, affermando che non era rappresentativo della sua idea di Francia.

La Maréchal ha anche criticato l’esultanza della cantautrice Aya Nakamura davanti alla sacra Académie Française (la nobile istituzione che preserva la lingua francese), accompagnata dalla banda militare della Guardia Repubblicana. Quest’ultima, però, sembra aver apprezzato l’esperienza.