Presentato in anteprima al Sundance Film Festival.
Il documentario Super/Man: The Christopher Reeve Story, presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2024, è un’intima e commovente storia della vita e della carriera dell’attore che ha interpretato Superman per quattro film, Christopher Reeve. Diretto dai tre figli dell’attore, il documentario ripercorre la vita del primo Superman fino ad arrivare all’incidente del 1995 che lo paralizzò dal collo in giù.
“Un eroe è un individuo comune che trova la forza di perseverare e resistere nonostante ostacoli travolgenti”
Il documentario Super/Man: The Christopher Reeve Story, diretto da Ian Bonhôte e Peter Ettedgui, presenta un’intima raccolta di filmati home video e nuove interviste con i tre figli di Reeve e gli attori che lo conoscevano. I filmati home video offrono uno sguardo dietro le quinte alla vita di Reeve, sia professionale che personale. “Papà non avrebbe voluto una sua celebrazione cronologica, ma qualcosa di vero e di autentico, ed è quanto abbiamo qui, una visione olistica di una vita straordinaria” ha spiegato William Reeve il più giovane dei tre figli. I suoi tre figli svolgono un ruolo chiave nel documentario e descrivono in dettaglio come sia cambiato come padre dopo l’incidente. L’amicizia tra Christopher Reeve e Robin Williams è un elemento chiave del documentario Super/Man: The Christopher Reeve Story. I due si sono conosciuti ai tempi della Juilliard School, dove erano compagni di stanza. Sono diventati amici inseparabili, e la loro amicizia è durata per tutta la vita.
Christopher Reeve, morto nel 2004 all’età di 52 anni
Il documentario inizia con la vigilia di Capodanno del 1994, un periodo in cui Reeve era felice e soddisfatto della sua vita. Aveva una moglie e tre figli, una carriera di successo, e una passione per l’equitazione. Reeve era così allergico ai cavalli che ha dovuto fare il pieno di antistaminici per girare le scene di equitazione di Anna Karenina del 1984. Tuttavia, l’equitazione era diventata una parte importante della sua vita. Nel maggio 1995 fu disarcionato da cavallo durante una competizione equestre e all’età di 42 anni la sua vita fu improvvisamente in bilico. Dopo aver sviluppato un’infezione nel 2004, Reeve morì poco dopo. Il film si conclude celebrando l’eredità della fondazione creata a nome di Reeve e di sua moglie con i tre figli che portano avanti il lavoro.