La band si racconta in un’intervista e parla anche del nuovo album “Realtà Aumentata”.
I Subsonica si raccontano nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, dopo quasi trent’anni di lavoro insieme. La band parla dei periodi di difficoltà affrontati, che li hanno portati quasi allo scioglimento, ma anche dei cambiamenti della società e, di conseguenza, delle ragioni per cui nasce il nuovo album. Si chiama Realtà Aumentata, con 11 brani, disponibile da oggi.
Il quasi scioglimento
Il decimo disco dei Subsonica arriva a ridosso di un periodo difficile per la band torinese, composta da Samuel, Max Casacci, Ninja, Boosta e Vicio. Come si legge nell’intervista al Corriere della Sera, è stato necessario per tutti i membri fare i conti con se stessi, prima di ritrovarsi come gruppo.
A spiegare la situazione di difficoltà è Samuel: “Dopo ‘8’ c’è stato il momento più critico per la band, è stato un disco di rottura e di autodistruzione. Dopo ci siamo rigenerati, abbiamo ritrovato la voglia di restare insieme ripartendo di fatto dal nostro primo disco… la pandemia poi ci ha tenuto distanti e ha costretto tutti noi a fare i conti con il nostro ego e con quello che abbiamo fatto. Questo lungo percorso di maturazione ci ha portato a ritrovarci e a ripartire tutti insieme”. I momenti difficili vengono confermati da Max Casacci e anche da Ninja che rivela: “Abbiamo sempre pensato che il peggior nemico dei Subsonica fossero i Subsonica”.
Nonostante le difficoltà, il pensiero di sciogliere la band non ha retto il raffronto con la realtà. Come dice bene Boosta: “I Subsonica ci servono’ perché sono tanta parte della nostra vita ed è un rapporto talmente profondo e radicato che poi è difficile separarsi”.
Il nuovo album “Realtà Aumentata”
Nell’arco del 2023 sono state scritte le canzoni per il nuovo album, Realtà Aumentata, la cui uscita è fissata per oggi, 12 gennaio 2024. La band, per la realizzazione delle 11 tracce che compongono l’album, si è ritrovata a Piozzo, un paesino nel cuneese, per avere la giusta tranquillità per lavorare.
Come dichiarano nell’intervista: “Dopo la pandemia ci siamo chiesti: da dove ripartiamo? Ripartiamo dall’inizio. La realtà aumentata è quella che ci ha chiusi in casa per mesi rivelando tutte le fragilità di un presente globalizzato, che ci espone ad effetti climatici estremi, che è tornata a sconvolgerci con le guerre e che bussa ai nostri confini con un quotidiano carico di miseria, speranza e disperazione”. Poi un’osservazione di Casacci su come tutto sia cambiato anche nel mondo della musica: “Da quando abbiamo iniziato il mondo della musica è cambiato molto, i meccanismi sono diversi. Abbiamo provato a mantenere una connotazione soltanto nostra, creando un album senza cercare un singolo a tutti i costi e lasciando a malincuore anche qualche pezzo fuori”.