Simona Gualtieri: “La mia separazione non è un tabù”

Simona Gualtieri: “La mia separazione non è un tabù”

“Se anche l’avessi perdonato ancora, mi avrebbe tradita di nuovo”.

Dopo la separazione dal calciatore Keita Baldé, Simona Gualtieri decide di raccontare per la prima volta il suo punto di vista. Lo fa su Vanity Fair, dove spiega come la separazione sia stata una scelta dettata dall’esigenza di prendersi la sua parte di dignità. Dopo il secondo tradimento, ha spiegato, “se anche l’avessi perdonato ancora, mi avrebbe tradita di nuovo”.

Il tradimento

“Mi sono sposata il 24 maggio, e a fine luglio ho ricevuto un messaggio da un uomo che mi diceva che Keita era con sua moglie. Mi è crollato il mondo addosso, ma l’ho pregato di non farlo sapere a nessuno. Non volevo subire e fare subire ai miei figli un’umiliazione simile, e mi vergognavo all’idea che la mia famiglia sapesse”. Poi le scuse di Keita Baldé: “Si scusò. Ma, nel gennaio 2023, capitò di nuovo, e quella volta la notizia divenne subito pubblica. Non uscii di casa per due settimane. Con lui ho due figli, per lui ho fatto sette traslochi in sette anni, ho dovuto trasferirmi addirittura in Russia, ho sacrificato la mia carriera. Avevo fatto un investimento grandissimo: avevo creato una famiglia”. La scelta di una separazione ufficiale è arrivata in breve tempo: “Ho pensato che, se anche l’avessi perdonato ancora, mi avrebbe tradita di nuovo. Inoltre, la bufera mediatica è stata dolorosissima. Così, a fine agosto dello scorso anno, sono tornata da Mosca con i miei figli, dopo avere deciso che la mia vita con lui era terminata, e ho avviato le pratiche per chiudere il matrimonio”.

La scelta di riprendersi la dignità

“Non voglio più che la mia separazione sia un tabù: non sono io che mi devo vergognare, e, anzi, sento il bisogno di rivelare il mio punto di vista”. Così Simona Gualtieri motiva la sua scelta di raccontare la sua versione dei fatti. “Ho messo mio marito prima di tutto: non so come si possa rovinare tutto questo. Non eravamo abbastanza? Cos’altro voleva? Ma se lui è contento così, significa che è stato giusto lasciarlo andare”. E ancora: “Sembra che le mogli dei personaggi pubblici debbano sempre tacere, anche quando vengono umiliate pubblicamente. Ma io non avrei mai rinunciato alla mia dignità”. Nonostante tutto, Simona Gualtieri non nega il bene per Keita Baldé: “Gli voglio e gli vorrò sempre bene perché è il padre dei miei figli, ma sono sicura che un giorno mi scriverà dicendomi che avevo ragione. Il mio ex è un uomo dall’animo buono, ma è come se il suo personaggio avesse annebbiato la sua persona, quella di cui mi ero innamorata”.