Il rapper: “Viviamo una società che c’ha un sacco di mancanze”.
Side Baby è tornato. È appena uscito Leggendario, il suo terzo album in studio da solista, e il rapper in un’intervista con Open ha parlato dello stato della realtà musicale, di quello che è il suo rapporto con la politica e della ‘responsabilità’ del rap sulle nuove generazioni.
Rispecchiarsi nella musica
Riguardo il suo rapporto con la politica Side Baby rivela: “Non mi piace assolutamente il nostro governo, non mi piace la piega che sta prendendo la politica in Italia e riguardo la musica penso che siamo in tempi veramente brutti, perché la musica viene usata per accanirsi mediaticamente. Un esempio è quello di Shiva”. Il rapper sottolinea che “la musica diventa uno strumento per appesantire un’opinione e non penso assolutamente che sia giusto, perché un conto sono le vicissitudini personali e legali di una persona e un conto è quello che fai come artista, che potrebbe essere pure tutta un’invenzione”.
La nuova generazione rappresenta il grande pubblico della trap, sono affascinati da questo genere musicale, e Side Baby spiega il perché. “Io penso che più che scoprire la strada attraverso la trap, è più probabile che un ragazzino, che magari vive certe situazioni, si interessi a dei pezzi che lo rispecchiano di più”, dichiara. “Per il resto, c’è quel voyeurismo di vedere ciò che è diverso da te. Quindi non è strano che il ragazzino miliardario figlio di un super avvocato si interessi a storie di pazzoidi, anzi magari per lui è anche più interessante. Poi guarda la realtà che viviamo, non mi sembra così differente dalle tracce della Dark Polo Gang: i ragazzini iniziano a pippare la cocaina a dieci anni ormai, la gente non c’ha un lavoro…Non è così strano che siano questi i temi trattati vivendo nella società in cui viviamo. Sarebbe strano se io ti parlassi solo di giocare a padel e andare dall’estetista”.
Nessuna responsabilità
Ma c’è una responsabilità nelle canzoni e in ciò che Side Baby scrive? “No, non sento la responsabilità, però mi sono reso conto più volte che magari vedi i comportamenti dei tuoi idoli e li ritieni giusti o normali, ma – è la risposta più vecchia del mondo – sta ai genitori educare i figli”, dichiara il trapper. “Se un ragazzo è intelligente, ha una famiglia alle spalle, ha un sistema che funziona, non è perché sente una canzone mia che va a drogarsi o a vendere la droga o stare per strada. Il successo di questa roba è dovuto al fatto che viviamo una società che c’ha un sacco di mancanze, la gente non ha una buona famiglia, non ha una struttura, sono tutti mezzi persi”