Avrebbe violentato la ragazzina in presenza di altre due celebrità.
Lo studio legale Buzbee ha depositato cinque nuove denunce nel Southern District di New York contro Sean Diddy Combs. Le accuse arrivano da parte di due uomini e tre donne, rispettivamente identificati con lo pseudonimo di John Doe e Jane Doe per preservarne l’identità. Come riportato da USA Today, i fatti, che risalgono al lontano 2000 e al recente 2022, comprendono anche quello di una Jane Doe che ha accusato il rapper di averla drogata e violentata quando aveva solo tredici anni. Il fatto sarebbe avvenuto in presenza di altre due celebrità, un uomo e una donna la cui identità per ora resta anonima, che avrebbero assistito alla violenza.
Il caso della Jane Doe tredicenne
Nel 2000, come riportato dalla CBC, la querelante Jane Doe aveva tredici anni. All’epoca dei fatti, la ragazzina voleva partecipare agli MTV Video Music Awards ma non avendo il biglietto le era stato impossibile. Così aveva deciso di contattare diversi autisti di limousine per vedere se potevano aiutarla a partecipare a un after-party. Uno degli autisti che aveva parlato con lei aveva dichiarato di lavorare per Sean Diddy Combs. Invitandola dunque all’after party del rapper, le aveva anche detto che a Combs piacevano le ragazze più giovani e che lei “corrispondeva a ciò che Diddy stava cercando”. Arrivata all’after-party, alla querelante è stato chiesto di firmare un accordo di non divulgazione, chiarendole che non le sarebbe stato possibile raccontare nulla di ciò che sarebbe accaduto quella sera.
Jane Doe, dopo il primo drink, afferma di essersi sentita “intontita e stordita” e di essersi diretta verso una camera da letto vuota per sdraiarsi. Poco dopo che la querelante si era sdraiata, Combs sarebbe entrato nella stanza con “una celebrità maschile e una femminile”. Quindi, secondo la denuncia, Jane Doe sarebbe stata violentata dalla celebrità maschile mentre la celebrità femminile guardava, prima di essere successivamente violentata da Combs mentre entrambe le celebrità guardavano. La causa sostiene inoltre che dopo l’aggressione, la querelante “è caduta in una profonda depressione che continua a influenzare ogni aspetto della sua vita”.
Negato il rilascio
Sean Diddy Combs, cinquantaquattro anni, si è dichiarato non colpevole delle accuse ricevute di associazione a delinquere e traffico sessuale ma il tentativo di farlo rilasciare su cauzione non ha sortito alcun risultato. Già a settembre, con la proposta di cauzione di 50 milioni di dollari, il suo team legale aveva provato a farlo rilasciare. Nuovamente all’inizio di questo mese è stata presentata un’altra richiesta di rilascio, tuttavia respinta. Il giudice distrettuale William J. Nardini ha infatti negato l’immediato rilascio del rapper dalla prigione. Due giudici hanno concluso che Combs rappresenterebbe un pericolo per la comunità se venisse rilasciato dal Metropolitan Detention Center. Nella sua terza apparizione in tribunale dopo il suo arresto avvenuto il 16 settembre, a Combs è stato comunicato che sarà processato il 5 maggio.