Robert De Niro in tribunale: accusato di “battute sessiste” dalla sua ex assistente

Robert De Niro in tribunale: accusato di “battute sessiste” dalla sua ex assistente. La donna: "Dovevo grattagli la schiena".

La donna: “Dovevo grattargli la schiena”. L’attore: “Solo sciocchezze”

Robert De Niro in tribunale: la star di Hollywood a New York per difendersi dalle accuse di una sua ex assistente che lo ha citato in giudizio per discriminazioni di genere.

La donna, che si chiama Graham Chase Robinson e ha lavorato per De Niro dal 2008 al 2019, ha dichiarato:

“Mi sottopagava, faceva commenti sessisti e mi assegnava compiti stereotipicamente femminili”.

Come riporta Deadline.com, la donna chiede all’attore 12 milioni di dollari per “danni emotivi e alla sua reputazione”. Ma Canal Production, la società di Robert De Niro chiede però a sua volta 6 milioni di dollari alla donna per aver “trasferito l’equivalente di 450 mila dollari in viaggi aerei sul suo conto personale” e “speso decine di migliaia di dollari in cibo, viaggi e altri servizi non legati al suo impiego”.

La donna: “Dovevo grattargli la schiena”

La 41enne Graham Chase Robinson ha dichiarato che la star di Hollywood non solo faceva “battute sessuali in sua presenza”, e che uno dei compiti che rientrava nel suo ruolo di “assistente personale” era quello di “grattargli la schiena”. La donna sostiene inoltre che doveva essere reperibile a qualsiasi ora durante il giorno e doveva comunicare tutti i suoi eventuali spostamenti, weekend compresi.

De Niro respinge al mittente tutte le accuse

Ma Robert De Niro non ci sta e si è difeso in tribunale con i suoi legati: ha sempre chiamato la sua assistente in orari “nella norma”, ammettendo che soltanto in un’occasione ha chiamato la sua ex assistente alle quattro del mattino. Però, in quell’occasione, ha spiegato De Niro, “mi spaccai la schiena cadendo dalle scale”

La star di Hollywood ha definito le accuse di Graham Chase Robinson

“sciocchezze. Le ho chiesto di fare qualsiasi cosa nei limiti del possibile, nei limiti del suo lavoro”.

Fonte: Deadline