L’attore sarà al cinema dal 14 marzo con Race for Glory: Audi vs. Lancia.
A 20 anni da Tre Metri Sopra Il Cielo, Riccardo Scamarcio si racconta senza filtri in un intervista a Style Magazine. L’attore sarà nuovamente al cinema dal 14 marzo con Race for Glory: Audi vs. Lancia e presto sul set con Johnny Depp in Modi, in cui interpreta Amedeo Modigliani. Scamarcio ammette di avere un ego ingombrante e di essere una persona iper ambiziosa. Il cinema è una necessità per lui, un modo per viaggiare, conoscere altri mondi e comprendere se stesso.
La passione per il cinema è una necessità
Scamarcio si definisce una persona ambiziosa, ma la sua ambizione non è rivolta al successo effimero, ma alla sua passione per il cinema: “Una persona iper ambiziosa. E ho anche un ego piuttosto ingombrante. La passione per il cinema per me è una necessità sin da quando ero ragazzino: nella mia infanzia ad Andria, in Puglia, era l’unico modo che avevo per viaggiare, conoscere altri mondi, scandagliare le persone e persino comprendere me stesso. Capisco che oggi suoni anacronistico ma i film esistenzialisti italiani degli anni Settanta e registi come David Lynch erano le mie sedute di autoanalisi. Mi hanno cambiato, da spettatore prima ancora che da attore”
Il “core business” delle emozioni
“Il mio core business restano le emozioni. Ho imparato la lingua della burocrazia, che è quella che governa il mondo, solo per dare più potere agli artisti. Spero sempre di fare un capolavoro, però ancora non ci sono riuscito. Per Scamarcio, il più grande attore è Marlon Brando: “Non solo per le cose che ha fatto ma anche per quelle che è riuscito a non fare”.
Un film sulle corse all’europea senza effetti speciali
Race for Glory: Audi vs. Lancia, diretto dal regista Stefano Mordini, vede Scamarcio nei panni di Cesare Fiorio, il leggendario direttore sportivo Lancia, un uomo ossessionato dal bisogno di vincere. Il film si concentra sulla rivalità tra Audi e Lancia nel Campionato del Mondo Rally del 1983. L’attore descrive Race for Glory: Audi vs. Lancia come un film di corse all’europea, vecchio stile, senza effetti speciali: “Abbiamo scelto di non usare alcun effetto speciale per evitare che le corse dessero la sensazione di qualcosa di finto. Qui non c’è quell’approccio industriale che invece ritrovo spesso negli Stati Uniti, dove devi stare dentro le regole degli studi, che più soldi ti danno più vorrebbero controllarti“. Nel cast anche Daniel Brühl, Volker Bruch, Rosario Terranova, Katie Clarkson-Hill.