“Detesto la posizione di queste donne nei confronti di un servilismo”.
Renato Zero ha espresso la sua posizione sul tema della maternità surrogate durante un’intervista rilasciata a Gianluca Gazzoli nel podcast Passa dal BSMT.
La donna non è una macchina
“Quando persone non possono avere figli per diverse ragioni, con tanti bambini che sono abbandonati nel mondo, adottare è molto meglio che affittare un utero e prendere una donna come se fosse una macchina“, ha sottolineato Renato Zero, che ha appena compiuto settantaquattro anni e ha raccontato la sua esperienza di padre adottivo. “Lo dico con il cuore in mano: detesto la posizione di queste donne nei confronti di un servilismo. Affinché la gente sia felice, rendono definitivamente infelice una persona che un figlio lo avrebbe voluto per sé”.
Anni di rodaggio
L’artista ci ha tenuto a spiegare la sua esperienza. “Prima di adottare Roberto, ho lasciato dieci anni di rodaggio”, ha raccontato Renato Zero. “Volevo che entrambi fossimo convinti… In realtà ne sono passati otto: un giorno torno a casa e trovo mia madre sotto la doccia, completamente nuda, e mio figlio, con i boxer, che la lavava tutta. A quel punto lì ho chiuso la porta e due giorni dopo siamo andati in Viale Giulio Cesare e abbiamo firmato le carte…” Poi il cantante ha concluso: “E poi da quel momento si portava mia madre sulla motocicletta, che non era certo una bambina… Per me era impazzito, ma lei si divertiva tanto. Una cosa davvero meravigliosa“.