Un sexy shop nel cuore di Milano è meta fissa per la showgirl.
Paola Barale torna sull’argomento della sessualità in menopausa, illustrato nel suo libro di recente pubblicazione Non è poi la fine del mondo, parlando a Libero Quotidiano del suo sexy shop preferito, situato nel centro di Milano, che lei frequenta abitualmente.
Le chiedono se oggi davvero una donna sia così libera di andare in un al sexy shop in pieno centro, in una città come Milano, senza essere giudicata. Al che lei risponde decisamente: “Io mi sento libera di farlo e lo faccio. Quella di cui parlo nel libro è una boutique fetish dove si possono comprare oggetti sex toys, biancheria, lubrificanti vari”.
Il sexy shop è visto come uno spazio in cui le persone possono sfogliare e acquistare oggetti che migliorano le loro esperienze intime. Paola Barale ritiene che il significato che assegniamo a questi oggetti determini in ultima analisi la nostra percezione di essi. Suggerisce anche che, se progettati bene, alcuni oggetti possono servire come pezzi decorativi, integrandosi con l’ambiente circostante e promuovendo allo stesso tempo un approccio più aperto e consapevole alla sessualità.
“E’ come entrare in una boutique normale. Ogni volta che vado c’è sempre moltissima gente. L’ultima volta c’era un ragazzo che sceglieva un completino per la sua donna. Dipende sempre dal significato che si dà alle cose. Certi oggetti, poi, se fatti bene, con belle forme, laccati possono diventare anche oggetti d’arredamento. Se questo aiuta a vivere una sessualità più libera e consapevole che ben venga”.