La cantante ha alcuni luoghi comuni da sfatare.
Pamela Petrarolo, volto iconico di Non è la Rai, ha rilasciato un’intervista in occasione del suo nuovo singolo Sola Tu Mi Vuoi, realizzato in collaborazione con Eleonora Cecere e Ilaria Galassi, due ex colleghe del programma. Ospite del morning show Good Morning Bagheera, Pamela Petrarolo ha avuto modo di affrontare alcuni dei falsi miti che si sono creati negli anni attorno al programma Non è la Rai.
Basta con l’idea che fossero solo ragazzine senza talento
Pamela Petrarolo si è stancata di sentir parlare del programma come se fosse solo un contenitore di “belle statuine”: “Ancora parlano di un programma fatto da ragazzine in TV che non sapevano fare nulla? Forse non sono ben informati. Io studiavo danza da quando avevo 3 anni. Mi ci mandò mia madre perché mi vedeva iperattiva e pensava che in quel modo avrei scaricato l’adrenalina. Solo due anni dopo iniziai a lavorare nel piccolo schermo crescendo a pane e studi. Quando tutto iniziò avevo 14 anni e artisticamente semmai ero già vecchia”.
Le sue figlie hanno libertà di scelta
Nonostante la sua esperienza nel mondo dello spettacolo, Pamela non forzerebbe mai le sue figlie a seguire le sue orme. Tuttavia, se una di loro avesse la passione per la televisione, non gliela vieterebbe: “Ho tre figlie, tutte femmine, e vivo dalla mattina alla sera nel caos più totale ma mi piace. Mi sento un po’ piccola come loro. Volete sapere se manderei mai una mia figlia in TV? Non la forzerei di certo ma, se ha la passione per farlo, non lo vieterei. Io ho sempre seguito il mio istinto facendo quel che mi piaceva e non penso di aver avuto una brutta vita”.
Il sogno di Sanremo un’occasione sfiorata
Ai tempi di Non è la Rai sfiorò la possibilità di partecipare al Festival di Sanremo: “Nel periodo in cui cantavo a Non è la Rai ci fu la possibilità di andare all’Ariston. Avevo tante richieste e la scoperta di Boncompagni della mia voce aprì diverse strade. Non dispero per il futuro. Quando vedo una grande artista come Loredana Bertè e la sua ‘Pazza’ credo di avere ancora tempo”.
La gavetta degli anni ’90
Pamela Petrarolo ricorda con nostalgia i provini degli anni ’90, periodo in cui la meritocrazia era ancora un valore fondamentale: “Ne feci tanti, ma perché ce n’erano tanti. Si cercava davvero il talento in giro per l’Italia, mentre adesso vedo tutto meno meritocratico. È sempre un passaparola, una voce che è diverso da quando alcuni esperti ti studiavano e cercavano di capire se potevi dare qualcosa di concreto”.