“Sto scrivendo e selezionando i brani in cui mi riconosco di più”.
Olly è pronto a tornare con un nuovo album, un tour e tanta nuova musica. Il cantautore genovese, reduce dal successo del singolo Devastante, si è raccontato in un’intervista a Tgcom24, dichiarando di essere al lavoro sul nuovo album. Ancora non c’è nessuna data di uscita ufficiale, ma il cantautore assicura che il disco sarà pronto a breve. Il cantate ha affrontato anche il tema della salute mentale e il “caso” Sangiovanni.
Un 2024 ricco di novità
“Non mi sono fermato un attimo e presto si vedranno i risultati, spero siano positivi. Sto scrivendo e selezionando i brani in cui mi riconosco di più. Andare in studio è un momento di libertà assoluto e si possono scrivere anche cose con le quali non si è a proprio agio. Riparto a dicembre con un tour nei club. Ci sarà sicuramente il nuovo disco, c’è voglia di aggregazione bella, voglio che i miei concerti siano un momento di condivisione, chiederò di utilizzare il meno possibile i cellulari. Mi sentirò un po’ un professore, ma vedo dei video di concerti di anni fa in cui non c’era neanche un telefono e voglio vivere quell’energia. E’ bello ricordare certi momenti, ma voglio portare il mio pubblico a viverli. Tutto il disco che sto scrivendo gira attorno alla collettività.“
Il successo di “Devastante” e Sanremo
Il successo di Devastante è sicuramente un motivo di grande orgoglio per Olly. Il singolo, infatti, sta ottenendo ottimi risultati in classifica: “E’ il mio brano che sta andando meglio, mi sta dando molte soddisfazioni“. Dalle sue parole emerge un desiderio chiaro, tornare al Festival di Sanremo: “Quest’anno ho pensato che a confronto io ho fatto una schifezza. Ma so bene di non aver sbagliato, ho fatto quello che potevo, è stato un momento bellissimo e spero si ripresenti, non so quando e in quale misura, ma voglio ritornarci“
La salute mentale e Sangiovanni
Come evidenzia Olly, l’ambiente musicale e discografico può essere particolarmente stressante per gli artisti. Sul “passo indietro” di Sangiovanni ha le idee chiare: “Soprattutto nell’ambiente musicale e discografico ci vuole coraggio per fare una mossa come quella di Sangio. Sarebbe utile che le case discografiche stanziassero anche un budget per delle cure psicologiche. Un po’ come dovrebbero fare le aziende in generale con i lavoratori. Io mi reputo un privilegiato perché mi posso permettere di andare da uno psicologo una volta alla settimana. Spesso si sottovaluta il carico mentale degli artisti, ma non perché siamo supereroi, un brano che va male per alcuni di noi significa ‘forse sono io che non sono giusto’, ‘non sono stato capito, ‘c’è qualcosa che non va’ e se poi la risposta dall’altra parte è ‘ci serve un altro brano’, allora diventa un problema.”