Olivia Rodrigo lancia preservativi e pillole del giorno dopo

Olivia Rodrigo lancia preservativi e pillole del giorno dopo.

Durante le tappe del suo tour GUTS, per sostenere i diritti delle donne.

La superstar pop Olivia Rodrigo ha distribuito gratuitamente preservativi e pillole contraccettive d’emergenza durante un concerto a Saint Louis lo scorso martedì 12 marzo. L’iniziativa è stata effettuata in coordinamento con associazioni locali che promuovono il controllo delle nascite, tra cui il Missouri Abortion Fund e continuerà per altre date del suo tour americano GUTS. Parte del ricavato dei biglietti del concerto del suo tour in Nord America andrà a gruppi che aiutano le persone ad accedere ai servizi per l’aborto, come ha dichiarato l’ex star della Disney.

La ventunenne cantante e attrice ha recentemente lanciato la sua organizzazione no-profit, Fund 4 Good di Oliva Rodrigo. L’obiettivo dell’organizzazione no-profit è sostenere le organizzazioni che “promuovono l’istruzione delle ragazze, sostengono i diritti riproduttivi e prevengono la violenza di genere”. Olivia Rodrigo ha annunciato che parte del ricavato del concerto di Omaha andrà anche a fondi per l’aborto in Nebraska e Iowa. Dopo che la sentenza Roe v. Wade è stata ribaltata nel 2022 dalla Corte Suprema degli Stati Uniti, il Missouri ha vietato l’aborto senza nemmeno prevedere eccezioni per stupro o incesto. L’unica eccezione è nel caso sia a rischio la vita della madre.

Dalla parte delle donne

Questa non è la prima volta che la Rodrigo parla apertamente dei diritti delle donne. Durante la sua esibizione al Glastonbury Festival nel giugno 2022, il giorno dopo che la Corte Suprema aveva annullato la Roe v. Wade, la vincitrice del Grammy e Lily Allen hanno dedicato la canzone di quest’ultima, Fuck You, proprio ai giudici che hanno votato per ribaltare la storica sentenza.

“Sono devastata e terrorizzata dal fatto che così tante donne e ragazze moriranno a causa di questo”, aveva dichiarato la Rodrigo in quel frangente. “Volevo dedicare la prossima canzone ai cinque membri della Corte Suprema che ci hanno dimostrato che, in fin dei conti, a loro non frega davvero niente della libertà.”