Quale è il confine tra lo svago e l’eccesso e dove sta il proprio limite?
Arriva il trailer in italiano di L’ultimo drink, che arriverà nelle sale italiane il 17 ottobre distribuito da Wanted Cinema. Il film affronta il tema del rapporto quotidiano che le persone hanno con l’alcool.
Il test per il pubblico in sala
Come sottolinea il comunicato promozionale, L’ultimo drink ci proietta “nell’allegra esistenza di Mark, un giovane uomo che vive con soddisfazione il suo lavoro e con trasporto le sue serate ludiche ma alquanto alcoliche con gli amici. Tutto sembra andare a gonfie vele fino a che un episodio rivelatore segnala a Mark il rischio di una dipendenza che non aveva mai sospettato”. Dopo Un altro giro di Thomas Vinterberg, il film tedesco propone una nuova riflessione sul bere, mescolata all’ironia leggera che contraddistingue il personaggio principale e “permette a chiunque (salvo gli astemi!) di esaminare le proprie abitudini legate alla convivialità alcolica”. Quale è il confine tra lo svago e l’eccesso e dove sta il proprio limite? Non sempre ne siamo consapevoli e L’ultimo drink ci spinge a pensarci senza rinunciare all’intrattenimento di una storia avvincente. Wanted accompagna la distribuzione con un test che ogni spettatore potrà compilare per capire meglio natura della propria propensione al bere.
La cena tra amici
Il duo ormai consolidato formato dal regista Markus Goller e dallo sceneggiatore Oliver Ziegenbalg – già autori di Friendship (2010) e 25 MK/H (2018), campioni di incasso in Germania – torna sul grande schermo ancora una volta ispirato da uno spunto personale legato alla loro esperienza di vita ma con una forte rilevanza sociale che coinvolge soprattutto il pubblico giovane. L’idea di L’ultimo drink girava nella mente di Oliver Ziegenbalg da molti anni. “Il detonatore è stato una cena tra amici”, afferma lo sceneggiatore. “Quella sera qualcosa mi ha colpito e ho pensato: è folle, siamo tutti ubriachi entro mezzanotte, anche se dobbiamo lavorare il giorno dopo. E a nessuno è mai venuto in mente di chiedersi se qualcuno al tavolo potesse avere un problema con l’alcool. Da lì è nata la volontà di esaminare più da vicino questo fenomeno sociale in cui tutti bevono ma nessuno ammette di eccedere”. In particolare, il film indaga le dinamiche che si instaurano quando diventa chiaro all’interno di un gruppo di amici che qualcuno ha sviluppato una dipendenza. “Anche se non sei direttamente coinvolto, tutti conoscono qualcuno che beve troppo. È incredibile: tutti sanno qualcosa a riguardo, dalle loro esperienze, dalla famiglia o dai conoscenti… Il tema dell’alcool è ovunque“, conclude Oliver Ziegenbalg.