“No sesso, facciamo solo massaggi!”

Centro massaggi, sulle vetrine un cartello "No sesso”

Una signora thailandese costretta a esporre l’eloquente cartello sulla vetrina del proprio Centro Massaggi.

Il centro massaggi Chanatda Thai è operativo e si trova in Via Da Vinci, a Conegliano, in provincia di Treviso. Il centro massaggi è gestito da una signora di origini thailandesi che, esasperata dalle richieste dei clienti, è stata costretta specificare i suoi servizi con un cartello rosso in evidenza affisso sulla vetrina. I cartelli sono chiari: Noi facciamo solo massaggi, no sesso, nessun extra. Questo perché il termine “massaggi” da alcuni uomini veniva accostato a prestazioni di carattere sessuale.

Uomo avvisato mezzo salvato

“Entravano convinti che noi facessimo altro e faticavamo non poco a convincerli del contrario. Alla fine se ne andavano delusi, ma ci facevano perdere un sacco di tempo. Così abbiamo pensato di esporre i cartelli. Ha funzionato e sta funzionando molto bene. Non si è più presentato alcun uomo alla ricerca di sesso. I nostri amici e i nostri clienti ci hanno detto che abbiamo fatto benissimo a tutelarci in questo modo e a mettere per bene le cose in chiaro, la nostra è un’attività estremamente seria e professionale, svolta da persone competenti. Il 60% dei nostri clienti sono donne. Vengono da noi perché hanno problemi alla schiena, oppure per massaggi rilassanti o ai piedi” riferisce la titolare.

Una comunicazione diretta ed esplicita e senza giri di parole

Solo massaggi, nessun extra, per favore smetti di chiedere. Questo non è un servizio sessuale. Le chiamate e i messaggi irrispettosi inviateci comporteranno il blocco del vostro numero“. La missione della signora Chanatda e della sua famiglia è quella di offrire ai clienti il massimo del relax e del benessere attraverso tecniche di massaggio tradizionali thailandesi “Il nostro obiettivo è quello di far sentire i nostri clienti come se fossero in Thailandia, anche se si trovano a Conegliano“. Spesso però le prestazioni di sesso a pagamento utilizzano come “paravento” proprio i centri massaggi e questo danneggia quelle attività che svolgono il loro lavoro in modo onesto e trasparente.