“Un giorno Frank Sinatra mi ha gettata in piscina”
Era il 1981, quando Nikka Costa, a 9 anni, divenne famosa con il brano (Out here) On my own. Intervistata da Mara Venier, la cantante ha ricordato il suo passato, la notorietà, ma anche una vita semplice di bambina, che ha avuto grazie ai genitori che l’hanno tutelata.
Suo padre fu il suo mentore
Nikka Costa racconta a Mara Vernier della sua famiglie e di come arrivò al successo da bambina. Suo padre Don Costa è stato il suo mentore, sempre al suo fianco con la chitarra finché non morì nel 1983. L’artista, famosissima in Europa, non riuscì ad ottenere lo stesso successo negli Stati Uniti, che si rivelarono un contesto difficile perché le case discografiche americane la consideravano troppo piccola per cantare. “C’erano anche aspetti legali. Molte etichette volevano aspettare che compissi 13 anni” racconta Nikka a Domenica In. Ma il padre Don diceva sempre: “Non deve per forza diventare famosa dappertutto”. Di conseguenza, quando Nikka tornava a casa, la aspettava una vita normale, fatta di giochi e scuola. “Quando tornavo a casa ero una bambina come tutte le altre. Ma gestire il successo a quell’età non è facile. Se non sono diventata pazza lo devo a mio padre e a mia madre“.
La madre Terry scriveva canzoni per lei
Durante il periodo di massima celebrità, Nikka Costa ha avuto modo di conoscere e collaborare anche con artisti famosi. La cantante, ha parlato con Mara Vernier anche del suo rapporto con Frank Sinatra, che frequentava regolarmente. “Andavamo a Palm Springs a casa sua. Una volta mi ha gettato anche in piscina“. Anche la madre di Nikka, Terry Ray, contribuì al progetto musicale della bambina come autrice di canzoni. “Per me scrisse un paio di brani all’inizio”. Negli anni successivi, la cantante ha collaborato con artisti famosi, come Prince e Lenny Kravitz. Recentemente, molti dei suoi brani sono diventati colonne sonore sia di film che di serie TV come Blow, A proposito di Steve, Buffy e Grey’s Anatomy.