“La colpa è anche mia, mi sono innamorata degli uomini sbagliati”.
Nadia Bengala, ex Miss Italia, ha rilasciato un’intervista a Verissimo, dove ha parlato della difficile situazione che coinvolge sua figlia, Diana. Oggi la ragazza è in una comunità a causa di problemi di tossicodipendenza.
Innamorarsi degli uomini sbagliati
“Ha iniziato a far uso di droga, mi chiedeva spesso soldi. A un certo punto è sparita: per quasi un anno e mezzo è sparita. Non chiamava, non rispondeva. La cosa pesante che mi ha portato a una decisione drastica è stato l’ultimo anno. Era orribile vederla, non era più lei. Ho capito che dovevo fare qualcosa. Era imbarazzante vedere come stesse. Era insostenibile anche incontrarla, non era più lei, è stata anche violenta con me. Lì mi sono detta che dovevo fare qualcosa. Sono stata aiutata, ma le stavo dietro 24 ore su 24. A quel punto l’ho portata in comunità. Forse la colpa è anche mia, mi sono innamorata degli uomini sbagliati. Mi do tante colpe. Ora insisto perché lei faccia un percorso psicologico, voglio che diventi più forte perché può esserci una ricaduta se non sei forte”.
È dura aiutarla
Ospite del programma Storie di donne al bivio Nadia Bengala è tornata sull’argomento: “Mia figlia Diana ha lasciato la comunità e per una settimana è tornata a casa. Mi hanno detto che non ero una buona madre a fare così, ma sapevo che per Diana stare con me era essenziale. È dura aiutarla nel cammino della ripresa, a volte il dolore mi annulla. Sta facendo piccoli passi verso la rinascita ma è tutto molto difficile. Ci sono giorni in cui mi sembra che il percorso sia finito e altri che non si vede mai la fine del tunnel. Mia figlia ha sofferto molto per la mia separazione dal padre. La ricordo una volta, piccolina, che aspettavamo il papà. Quella volta non venne e lei ci rimase molto male. Mi disse: ‘Mamma secondo me non mi vuole bene’.
Nadia Bengala ha parlato dei suoi disturbi alimentari: “Da grande cominciò ad avere problemi, malesseri, disturbi nell’alimentazione. Avrebbe avuto bisogno di una figura paterna. Diana ha sempre sentito un grande vuoto nel cuore. Sono stata bulimica, come molte ragazze all’epoca. Nella mia vita ho sofferto tanto, come donna e come madre, ma ho sempre anteposto mia figlia a tutto il resto. Avrei potuto fare di più nella carriera, non ho mai sgomitato, ma quando ho deciso di separarmi dal padre di Diana ho lavorato sodo perché sapevo che quel divorzio avrebbe significato anche per lei un cambio di vita. Andava in un asilo privato, la portai in una scuola pubblica per risparmiare. Ma la mia presenza l’ha sempre avuta”.