Morgan contro la musica “dei rutti”

Morgan contro la musica "dei rutti"

Il cantante lancia un messaggio forte alla politica e al mondo della musica.

Morgan dice ‘no’ alla musica ‘dei rutti’. Il cantante dal palco del Concertone del Primo Maggio a Roma si scaglia contro la bassa qualità della musica.

L’appello alla politica

Morgan una volta salito sul palco canta il brano Sì, certo l’amore, poi legge un elogio alla musica italiana amata in tutto il mondo (“allegro e adagio sono due parole italiane ma si usano in tutto il mondo”) e lancia un appello affinché I politici italiani prendano maggiormente e seriamente in considerazione la musica. “Oggi è un giorno di festa perché i lavoratori festeggiano ed io voglio ringraziare tutte le persone che stanno lavorando a questo spettacolo”, ha sottolineato l’ex leader del Bluvertigo. “Sono persone che hanno studiato che non hanno nessun tipo di tutela legale in questo paese. Perché gli artisti non sono per niente considerati, non vengono rispettati dalla politica. Dalla politica no ma dal popolo sì perché restare senza musica è fare una vita peggiore“.

Il mercato squalo

L’artista si rivolge al pubblico sotto la pioggia: “Questa è la vostra festa, perché voi avete lavorato e volete lo spettacolo. Noi facciamo un applauso e diciamo ai signori politici che noi italiani siamo inventori della musica in tutto il mondo e lasciare gli artisti privi di tutela legale nelle mani del becero mercato squalo non è degno dell’Itala che deve essere“. Infine, Morgan lancia una stoccata alla musica “dei rutti“, con un inedito che critica la banalità e la superficialità di alcuni brani che dominano le classifiche di questi anni.