“Non è un film LGBTQIA+, vogliamo far arrivare a tutti il concetto di normalità”.
Il mondo gay e quello etero sono la stessa cosa. È ciò che accade nel film Amici per caso del regista Max Nardari che uscirà al cinema il 25 luglio, e che vede come protagonisti Filippo Contri e Filippo Tirabassi.
Dare il buon esempio
La commedia parte da una semplice domanda: può nascere un’amicizia tra un ragazzo omofobo e un ragazzo gay? “Penso che, grazie a Dio, stiamo evolvendo tanto e la comunicazione sta aiutando a mitigare molto, a dare ancora più rilievo all’argomento. Anche se, sicuramente, non risolvere la situazione“, ha sottolineato Filippo Contri durante il Filming Italy Sardegna Festival. “Però, quantomeno, serve a cercare sempre più dibatti, punti di incontro. Non sono preoccupato appunto perché c’è tanta comunicazione e oggi si parla molto di più di ieri. Poi certo, ogni tanto, escono fuori delle notizie, degli articoli, di qualcosa che è preoccupante. È qualcosa che sembra non finire mai. Ma l’ignoranza non può finire mai, rimarrà sempre su questo pianeta”. Poi l’attore sottolinea: “L’unica cosa che possiamo fare è dare il buon esempio. E secondo me la terra lo sta facendo da qualche anno. Ma anche qui, è un concetto talmente tanto ampio, dato che è composta da tanti individui che, a loro volta, sono capitanati da persone che oggi fanno la guerra. Potremmo stare a parlarne tutta la notte. Sicuramente noi con questo film il nostro lavoro l’abbiamo fatto per comunicare nella maniera giusta e per includere più persone possibili alla libertà di pensiero, a rimanere se stessi e sottolineare che ognuno è diverso. E questo è meraviglioso“.
La chiave dell’ironia
Le tematiche affrontate dal film sono quelle attuali portate avanti dalla comunità LGBTQIA+, eppure Amici per caso ha scelto un chiave differente, quella dell’ironia. “L’ironia secondo me fa arrivare prima al messaggio, soprattutto ai giovani. Nel film c’è anche il tema dell’omofobia, ma ho voluto raccontarlo con leggerezza, raccontare l’ignoranza e prenderla in giro“, ha commentato Max Nardari. “Il personaggio di Omero è risolto e questo suo esserlo, avere un compagno, avere una vita normale, non avere malizia nei confronti del coinquilino, è secondo me anche l’aspetto nuovo di questo film. Perché spesso c’è sempre questo messaggio ambiguo. Invece in ‘Amici per caso’ il mondo gay ed etero sono la stessa cosa. È rivolto a tutti. Non è un film LGBTQIA+ proprio perché vogliamo far arrivare a tutte le persone il concetto di normalità“.