“La popolarità da un momento all’altro potrebbe finire“.
Massimiliano Caiazzo ha chiuso il carosello dei ragazzi di Mare Fuori al Giffoni Film Festival. Il giovane attore è stato tempestato di domande da ragazzini curiosi e dispiaciuti per la fine del personaggio di Carmine di Salvo. Ma l’attore ha spiegato anche alcuni risvolti infelici della popolarità che lo ha travolto. Resta di fatto che Carmine gli ha trasmesso “la capacità di credere nei sogni“.
Una popolarità da gestire
Gestire tanta popolarità, per Massimiliano Caiazzo è stato tutt’altro che facile. “Ho avuto bisogno dello psicologo“, racconta a Vanity Fair, “ho attraversato un periodo difficile: non mi sentivo libero. Poi ho pensato quanto fosse gratificante l’affetto del pubblico. Oggi convivo con la popolarità, consapevole del fatto che da un momento all’altro potrebbe finire“.
Tuttavia le difficoltà hanno riguardato anche il modo in cui l’attore ha dovuto rapportarsi con il mondo dei social network: “I social sono strategicamente costruiti. Mi sono dovuto cancellare da Tik Tok perché mi rendevo conto di volerci stare cinque minuti e poi invece ci passavo un’ora. Mi rendevo conto di essere meno produttivo, è un po’ l’effetto che fa il gioco delle slot machine. Però non li demonizzo, i social esistono, bisogna solo capire come utilizzali nel modo migliore“.
Un attore ma anche un impegno sociale
Massimiliano Caiazzo, per quanto giovane, porta avanti degli impegni civici. Recentemente, con Anna Foglietta, ha partecipato allo spettacolo teatrale, Una Nessun Centomila all’Arena, sulla violenza contro le donne e ammette: “è stato importante raccontare il mio punto di vista sul tema, un punto di vista maschile“. Anche Carmine Di Salvo sarebbe potuto essere, in sua opinione, un personaggio diverso: “Carmine avrebbe avuto ancora qualcosa da dire, ma non sarebbe stato funzionale alla storia. Ha seguito un arco narrativo che lo ha portato, finalmente, ad abbracciare il suo sogno. È stato giusto così”.
Massimiliano Caiazzo sarà presente su Disney+ nella serie Uonderbois, accanto a Serena Rossi e nella serie Storia della mia famiglia, diretta da Claudio Cupellini. L’attore conclude la sua apparizione con un commento sulla recente tragedia di Scampia: “E’ stato un colpo allo stomaco“.