Mary Poppins: cambia il rating d’età

Mary Poppins: cambia il rating d’età

Il celebre film riclassificato dalla BBFC per “linguaggio discriminatorio”.

Mary Poppins, celebre pellicola del 1964 con la regia di Robert Stevenson, è stato riclassificato dalla British Board of Film Classification (BBFC) per “linguaggio discriminatorio”. L’organizzazione responsabile della classificazione nazionale e della censura dei film ha deciso di aumentare il rating d’età.

La decisione della BBFC

Dal quotidiano britannico Daily Mail si legge che la scelta della BBFC sarebbe legata alla parola ‘Hottentots’. Tale espressione è utilizzata due volte nel film dall’ammiraglio Boom, interpretato da Reginald Owen, per descrivere gli spazzacamini con il volto annerito dal carbone. Originariamente, però, il termine veniva utilizzato dagli europei per riferirsi ai Khoekhoe, un gruppo di pastori nomadi del Sudafrica. Un portavoce della BBFC ha rilasciato una dichiarazione al Daily Mail in cui ha specificato la preoccupazione per l’utilizzo del linguaggio offensivo. “Dalla nostra ricerca sul razzismo e sulla discriminazione comprendiamo che una preoccupazione fondamentale per i genitori è la possibilità di esporre i bambini a un linguaggio o un comportamento discriminatorio”, spiega BBFC. E, ancora. sottolinea come tali linguaggi e comportamenti discriminatori “potrebbero risultare angoscianti o essere ripetuti senza rendersi conto dell’offesa potenziale”.

Il 60esimo anniversario di Mary Poppins

Mary Poppins sarà celebrato, quest’anno, in onore del suo 60esimo anniversario. Il film ambientato nella Londra del 1906, vincitore di 5 premi Oscar, 1 premio Golden Globe e 1 premio BAFTA, ha incantato generazioni con le interpretazioni di Julie Andrews nel ruolo di Mary Poppins e Dick Van Dyke nel ruolo dello spazzacamino Bert. Quest’anno, il prossimo mese, verrà proiettato in alcune sale cinematografiche selezionate nel Regno Unito. Questa la spinta per la BBFC alla riclassificazione del film che dalla dicitura ‘U’, intesa’ adatto ai bambini’, è passato a ‘PG’, ovvero con necessità di ‘guida parentale’ per scene non adatte ai più piccoli.