Il medical drama di Rai1 approvato anche dall’Ordine dei Medici.
Luca Argentero è tornato ieri in tv con l’attesissima terza stagione della serie Doc – Nelle tue mani, medical-drama in onda su Rai 1. Argentero veste i panni (anzi, il camice) del dottor Andrea Fanti, ruolo grazie al quale l’attore ha letteralmente conquistato il pubblico, diventando una vera e propria icona televisiva in Italia. Il suo personaggio, la cui storia vera è ispirata a quella del dottor Pierdante Piccioni, è un primario che finisce in coma per un colpo di pistola sparato dal padre di un suo giovane paziente, morto per errore medico. Dopo aver dimenticato 8 anni della sua vita, deve dunque cercare un modo per ricostruire la propria carriera e ritrovare gli affetti perduti.
Doc 3 : la prima puntata
La prima puntata della terza serie di Doc ha raccolto ieri una media di 5 milioni 113mila telespettatori, pari al 26.9 per cento di share, risultato nettamente superiore a quello fatto da Terra Amara, su Canale5. Numeri importanti che “dimostrano la forza di un grande personaggio e di una grande storia”, ha affermato soddisfatta la direttrice di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati. Di fatto, Doc ha da sempre mantenuto una media di circa 7 milioni di spettatori a puntata.
L’apprezzamento dell’Ordine dei Medici
Ad apprezzare la fiction non è solo il pubblico a casa, ma anche l’Ordine dei Medici, che della serie apprezza il mix perfetto tra l’aspetto scientifico e quello umano. Il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) Filippo Anelli sottolinea, infatti, in una dichiarazione all’AdnKronos: “Le fiction come Doc funzionano perché mescolano la parte più prettamente medica alle vicende private dei personaggi, ognuno con sue peculiari caratterizzazioni: personaggi nei quali ci immedesimiamo e ai quali ci affezioniamo. Anche la risoluzione dei casi clinici è resa avvincente dal fatto che segue uno schema logico deduttivo, con indizi e prove, come fosse la ricerca del colpevole in un film giallo. Dal punto di vista scientifico alcune fiction, come questa, sono molto precise anche perché gli sceneggiatori sono affiancati da consulenti medici. L’unico rischio è quello di dare una visione troppo trionfalistica della medicina, che tutto può e tutto cura, e del medico che diventa quasi un supereroe. Rischio che sembra scongiurato in Doc, che ha visto morire, per il Covid o per gli effetti collaterali di un farmaco, anche personaggi molto amati dal pubblico. Inoltre, in questa fiction grande spazio ha l’etica: ricordo un monologo dove il dottor Fanti citava fedelmente i principi del Codice deontologico. E ampio spazio viene dato, in questa terza serie, anche a problematiche quali l’aziendalizzazione e il dover fare i conti con gli obiettivi di bilancio a volte contrapposti a quelli della salute“.
Anelli conclude: “Le fiction ambientate in corsia, i cosiddetti ‘medical drama‘ appassionano per diversi motivi. Intanto, quando parliamo di medicina, in generale, non parliamo mai solo di scienza, di clinica. Nella narrazione della salute e della malattia intervengono emozioni, interpretazioni date dal vissuto individuale e dal contesto culturale. Tanto che oggi si parla di medicina narrativa come strumento di cura, mentre numerosissime sono, da sempre, le contaminazioni della medicina con il cinema, la letteratura, il teatro, le fiction. Noi stessi, come Fnomceo, abbiamo appena pubblicato un bando per medici scrittori“.
Anticipazioni della terza stagione: fine percorso per Argentero?
Argentero ha raccontato, ospite a Domenica In, che finalmente, in questa terza stagione di Doc, sembra che il Dottor Fanti inizierà a ricordare: “Si chiude un cerchio. In futuro ci potranno essere Doc 4 o 5, ma credo che sia importante arrivare a un punto dando risposte a chi guarda”. Parole che lasciano intuire che le risposte tanto attese dal pubblico riguardo alla sorte del protagonista arriveranno, finalmente. “Chiudere il cerchio” per Andrea Fanti dunque, potrebbe significare la fine del personaggio, e forse anche (secondo qualcuno) l’uscita di Luca Argentero dal cast.
Doc nelle tue mani era stata, di fatto, concepita per una realizzazione di tre stagioni, ma sembra che la casa di produzione Lux Vide potrebbe decidere di continuare, magari con un nuovo Doc. Riguardo al futuro della serie, Argentero ha detto la sua a The Hollywood Repoter: “(…) potenzialmente Doc potrebbe andare avanti all’infinito e io lo farei volentieri. Allo stesso tempo noi tutti, non solo io, siamo diventati esigenti: è qualcosa di così prezioso questa serie che possiamo fare anche trenta stagioni, ma devono essere tutte di questo livello.“