Luca Argentero: “M’interessa il giudizio di pochissime persone”

Luca Argentero M'interessa il giudizio di pochissime persone

“Ho impiegato tempo a dire faccio l’attore senza vergognarmi”.

Luca Argentero debutterà su Sky il 25 novembre con il thriller La coda del diavolo. In un’intervista con Grazia, l’attore ha parlato non solo del suo nuovo ruolo, ma ha anche rivelato come ha utilizzato i suoi primi guadagni: “Non sono ipocrita, vengo da una famiglia che sta bene e non avevano bisogno del mio aiuto. L’auto mi serviva e ho preso una Mini, non una Porsche. Anche oggi, con le spese, sono uno tranquillo”.

L’attore ha condiviso la sua esperienza con la “sindrome dell’impostore”, un fenomeno comune tra molti professionisti, in particolare nel mondo dello spettacolo: “Ho impiegato tempo a dire ai miei amici: ‘Faccio l’attore’ senza vergognarmi. È successo con ‘Solo un padre’, una commedia drammatica di Luca Lucini in cui interpretavo un giovane papà che cresceva un figlio da solo. Il film è andato bene, le recensioni furono buone e dentro di me si era sbloccato qualcosa. Ho imparato dalle critiche degli inizi, oggi m’interessa il giudizio di pochissime persone”

Luca Argentero è laureato in economia: “Studiare serve per stare al mondo, è solo con il tempo che capisci che cosa vuoi fare da grande. All’Università, quando mi dicevo: ‘Tu non finirai mai in giacca e cravatta dietro al computer’. Ogni anno facevo almeno due o tre lavoretti come lo stagionale in aeroporto, dietro il banco a fare i check in. Poi organizzavo piccoli tornei ed eventi. E mi piaceva fare il barman, che mi permetteva di unire guadagno e divertimento. Da quella consapevolezza sono nate tutte le scelte successive“.

Sui figli avuti con Cristina Marino spiega: “Il tempo è diviso tra ciò che devo fare per campare e loro. Non ho scale di grigio. Ho perso interesse per quasi tutto il resto, l’unica cosa che mi preoccupa è sapere dove sono, raggiungerli, passare il tempo con loro. Sono molto piccoli, sento che la mia presenza ha senso ora. Quando saranno adolescenti forse non sarà più così. E allora ricomincerò a prendere il tempo per me”.