Accusa un locale di bodyshaming ad una ragazza.
Recentemente, un episodio controverso ha coinvolto Lino Giuliano, ex protagonista di Temptation Island, e un noto locale di Catania, il LiMe. Lino ha accusato il locale di bodyshaming nei confronti di una ragazza, scatenando una serie di reazioni su TikTok: “Non si giudica una ragazza per qualche kg in più!”. La risposta del locale è stata immediata.
L’ex protagonista del reality, che ha fatto discutere per la sua relazione con Alessia Pascarella e la tentatrice Maika Randazzo ha spiegato in un video cosa è successo: “Voglio fare questo video per quanto riguarda l’organizzazione del locale LiMe a Catania: un’organizzazione pessima, sicurezza pessima! Sono delle persone che non si possono nemmeno descrivere, hanno fatto una pessima figura! In poche parole è successo che entrando nel locale, con il mio amico, ci hanno invitato in consolle. Salendo qui, tutto bene, ci stavamo divertendo con le persone, facendo foto e ad un tratto succede che una ragazza con qualche chiletto in più mi chiede la foto ma la sicurezza non la faceva salire in consolle e questa cosa già mi dava fastidio”.
“Così la chiamai e la feci entrare per farsi la foto con me ma dopo 1 minuto che stava vicino a me, sono arrivati tipo tre, quattro buttafuori che hanno preso me e la ragazza, buttandoci fuori. Perché? Perché questa ragazza era un po’ più in carne quindi per loro era una cattiva immagine. A me questa cosa mi ha fatto stare veramente male, ho litigato con tutti. Hanno fatto veramente una pessima figura perché non si giudica mai una ragazza né tantomeno non sai che quella ragazza soffre per qualche chilo in più. Questa ragazza in effetti poi quando siamo usciti è stata male e io le sono stato vicino perché poi ho lasciato tutta la sera il locale. A me queste cose non piacciono e non si devono permettere di offendere una ragazza con qualche chilo in più, ho litigato con tutti!”.
Lino Giuliano ha continuato il suo racconto:
“In tutto ciò, loro, poi mi volevano fare rientrare per salutare il pubblico e le persone che stavano lì ma io non ho voluto più fare nulla. Sono andato via subito perché mi è venuto proprio il vomito, sono stato veramente malissimo, una mer*a! Sta ragazza quando è uscita stava male, io ho provato a farla sorridere e me la sono portata a mangiare qualcosa. Siamo andati a mangiare un cornetto tutti insieme, a fine serata, con gli amici nostri per dirle che io mi scusavo in primis. Anche se non era colpa mia volevo farle capire che io ero lì per lei. Voglio mandare un messaggio per dire: quando togliete ste regole di mer*a di giudicare le persone? O perché sono più grasse o perché hanno tatuaggi, il taglio rasato? Ma che ca*zo vuol dire! Il nostro interno chi lo conosce? “.
Avete fatto una pessima figura
“Perché è facile giudicare dall’esterno. Le persone vanno a ballare per divertirsi, togliete il giudizio estetico perché non conta un ca*zo! lo cosa ho più della ragazza in carne? Perché io posso entrare in consolle e lei no? lo sono una persona normale come lei. Allora credetemi: avete fatto una pessima figura e dopo si sono pure inventati una scusante per buttarci fuori dicendo che la ragazza era stata scostumata ma non è assolutamente vero perché è una ragazza per bene e stava vicino a me per fare foto e per divertirsi. Si sono inventati questa scusa! Evitate questo locale perché è orribile” ha concluso il ragazzo.
La risposta del locale
Il locale di Catania ha immediatamente risposto alle accuse mosse da Lino Giuliano attraverso una storia su Instagram: “In queste ore sui social sta circolando un video che indirettamente ci riguarda e ci ha lasciato particolarmente sgomenti per la collezione di false insinuazioni vomitate in pochi minuti. Una premessa: gli standard dei nostri locali non prevedono le cosiddette ospitate di personaggi televisivi dell’ultima ora. Il signore del video in questione, pertanto, non stato contattato dal management di Li.Me, quindi non avrebbe dovuto salutare alcuno tra gli abituee della serata del venerdì che, è noto, vanta ben altro stile”.
Un falso bodyshaming
“Tale signore, in verità, si è trovato presso il nostro locale per l’amicizia stretta in tempi recenti con il nostro deejay. Se dobbiamo dirla tutta è veramente squallido usare un falso bodyshaming (da noi sono tutti i benvenuti, si sa) per mascherare una maleducazione senza precedenti: il signore in questione (assieme ad altri suoi amici, compresa la ragazza tanto citata che faceva parte proprio del suo gruppo), senza alcun motivo o autorizzazione, si è introdotto in regia invadendo lo spazio riservato al dj. Così il nostro responsabile tecnico, dopo l’ennesimo richiamo ignorato per la confusione creata, ha giustamente ritenuto necessario l’allontanamento per 10 svolgimento della serata Questa la banale verità dei fatti senza fronzoli acchiappalike. Infine, consentiteci una nostra personale considerazione: un quarto d’ora di celebrità non si paga a nessuno, ma non autorizza mai atteggiamenti prepotenti o maleducati” hanno concluso.
La versione della ragazza a sostegno di Lino Giuliano
“Allora ragazzi adesso io parlo: in questo momento vi parlo con il filtro “Temptation Island” che magari è più accettato dalla società, ma soprattutto dal locale, il Lime. lo vi posso raccontare la mia personale esperienza e anche le recensioni degli altri che ovviamente loro non calcolano mai, ma guarda caso quella di Lino sì. E come mai? Forse perché Lino ha followers e perché la sua parola può arrivare a tutti. In questo caso vi interessa la sua notorietà? Che però tanto criticate? Fate schifo, siete pezzenti! Ma poi non vi curate nemmeno delle persone che ospitate o non ospitate? Cos’è una giustificazione perché non l’avete ospitato? Intanto vi fa comodo, ospitato o no, le storie sono spontanee”.