Khaby Lame: “Se cresci in un posto, sei di quel posto”

Khaby Lame: "Se cresci in un posto, sei di quel posto"

Ero già italiano prima che me lo riconoscessero ufficialmente

Khaby Lame, a soli 23 anni, ha conquistato il titolo di tiktoker più seguito al mondo. Figlio di migranti senegalesi, Khaby è cresciuto nelle case popolari di Chivasso, a pochi chilometri da Torino. Il 17 agosto 2022 ha ottenuto la cittadinanza italiana, un momento che ha descritto in un intervista a La Stampa come “un giorno felice”.

Un sogno che prende forma

Il tiktoker ha recentemente intrapreso una nuova avventura a Hollywood, dove si prepara a lavorare su due film e un documentario incentrato sul cambiamento climatico per studiare inglese. “Robert Redford, mi ha sconsigliato la scuola di recitazione perché avrebbe cambiato il mio modo di essere, togliendomi naturalezza. Però mi ha detto che devo assolutamente imparare bene l’inglese, devo migliorare l’accento e la dizione”. Uno dei momenti più emozionanti per Khaby Lame è stato incontrare il suo idolo, Will Smith e ammette che coltiva il sogno di vincere un Oscar.

Cittadinanza Italiana

Il 17 agosto 2022 ha ottenuto ufficialmente la cittadinanza italiana. Nonostante questo sia stato un “giorno felice”, Lame ha chiarito di essersi sempre sentito italiano, molto prima di questo riconoscimento formale: “È stato un giorno felice. Ma io mi sentivo italiano anche prima. Mi sono sempre sentito italiano Sono cresciuto in Italia, facevo la scuola italiana, parlavo italiano, avevo amici italiani. Ero già italiano prima che me lo riconoscessero ufficialmente“.

Il tiktoker è consapevole della sua fortuna e del privilegio che ha avuto nel poter ottenere la cittadinanza e ha riguardo spiega: “Molti di loro meritano la cittadinanza come e più di me. Semplicemente non hanno avuto le possibilità che ho avuto io, così stanno ancora aspettando. Io sono un ragazzo fortunato, questo lo so. Se cresci in un posto, sei di quel posto. Ho vissuto tutta la mia vita in Italia. Mi ricordo il tempo dell’asilo. Mi sentivo già italiano. Non mi sono mai sentito in un altro modo”.

Quando venne bocciato a scuola, suo padre decise di mandarlo in Senegal, un viaggio che si rivelò cruciale per la sua crescita personale: “Lì ho studiato il Corano e ho iniziato a capire come si sta in Africa, fra persone che non hanno niente e che fanno moltissimi sacrifici. Avevo 12 anni”. Quando gli viene chiesto se abbia mai sperimentato il razzismo risponde: “Adesso un po’ sì. Mi arrivano frasi che ne sono la prova”. Khaby Lame riconosce il sacrificio dei suoi genitori, dicendo “Al momento sono in vacanza a Touba, in Senegal. Voglio molto bene a mio padre e mia madre. So che devo tutto a loro, a quel viaggio che hanno fatto per cercare lavoro in Italia”.