Polemiche per un articolo che la dipinge come “ossessionata da sadismo, stupro e cannibalismo”.
I fan di J.K. Rowling sono corsi in difesa dell’autrice dopo che è stata pubblicato un articolo sulla rivista New Statesman dal titolo: “La scrittrice più cattiva della Gran Bretagna” a firma di Nick Hilton, bollando le sue osservazioni come “misogine”, “odiose” e “stronzate”.
Hilton sostiene che le opinioni della Rowling sul gender hanno visto la sua immagine pubblica spostarsi “da tesoro nazionale a paria liberale” mentre, allo stesso tempo, il suo lavoro è stato inondato di “violenza disgustosa” e che l’autrice di Harry Potter sembra essere “ossessionata da sadismo, stupro e cannibalismo”.
Nell’articolo di Hilton – una recensione del romanzo The Silkworm, che la Rowling pubblicò nel 2014 con lo pseudonimo di Cormoran Strike – si sostiene anche che la scrittrice sia riuscita ad “alienare la sua fanbase di millenials, in gran parte di sinistra, con con le sue opinioni critiche sul gender”.
“La Rowling si è evoluta da autrice di libri per bambini e sostenitrice del Partito Laburista, ad una specie di santa ad attivista politica polemica, apparentemente ossessiva nei confronti dei media scandalistici, del nazionalismo scozzese e- in modo più provocatorio per i suoi lettori millenials – del femminismo critico di genere”.
La reazione dei fan
La reazione dei fan è stata così veemente che Nick Hilton si è visto costretto a chiudere il suo account X per i troppi commenti denigratori e pieni di insulti. Da allora il titolo dell’articolo è stato cambiato sul sito web di New Statesment in “JK Rowling, la scrittrice gloriosamente cattiva della Gran Bretagna”.
In alcuni commenti si legge: “L’unica cosa che gronda odio e cattiveria è Nick Hilton. Cosa gli è successo per farlo odiare così tanto?” oppure ancora “Che mucchio di stronzate fumanti da parte di Nick Hilton, che non sembra capire come funziona la narrativa”.
Le polemiche sulle persone transgender
La Rowling si è espressa apertamente negli ultimi anni contro “l’invasione” da parte delle persone transgender degli spazi degli spazi delle donne, con il risultato che gruppi di attivisti trans hanno condannato le sue opinioni. L’autrice di Harry Potter ha anche dichiarato più volte il suo sostegno alla credenza nel sesso biologico immutabile, opponendosi all’idea dell’autoidentificazione di genere. Nonostante le richieste di scuse e le pubbliche manifestazioni di presa di distanza dall’autore da parte del protagonista di Harry Potter, Daniel Radcliffe, la Rowling è rimasta salda nelle sue convinzioni.