Il presentatore non ha risparmiato nessuno e adesso nessuno risparmia lui.
Jimmy Kimmel, conduttore della 96esima edizione della Notte degli Oscar, è stato scelto per il suo riconosciuto talento di comico. Si sa, tuttavia, che il pubblico degli Academy Awards non è un pubblico facile: avere a che fare con tante stelle tutte insieme può decisamente dare alla testa. Così, Jimmy Kimmel ha deciso di dare il massimo o il minimo, a seconda di come si voglia vedere il suo intervento, non risparmiando nessuno da frecciatine al limite dell’insulto. Certo, poi le critiche sono arrivate – con la stessa cortesia usata dal presentatore – sulla sua performance anti-umoristica e si può dire che i monologhi del presentatore non siano andati giù né ai presenti né agli spettatori.
Battute fredde in una notte che diventa glaciale
Tutto comincia con un “è stato un anno difficile” che introduce alla questione degli scioperi che hanno colpito Hollywood. Poi Jimmy Kimmel prosegue sottolineando come il fatto non abbia comunque impedito al cinema di fare grandi cose: “Le persone qui presenti sono riuscite a darci tanto”, dice. Da questo momento il presentatore non risparmia più critiche per nessuno. Il primo bersaglio è Barbie: “Un grandissimo successo, capace di trasformare una bambola di plastica che non piace più a nessuno. Mia moglie prima di questo film preferiva comprare un pacchetto di Marlboro rosse a nostra figlia. Un’icona femminista grazie a Greta Gerwig che molti pensavano meritasse di essere candidata come miglior regista”. Jimmy Kimmel non risparmia Margot Robbie e Ryan Gosling: “Anche se non vincerete l’Oscar, avete già vinto la lotteria genetica”. Poi tocca al regista Christopher Nolan con il quale il presentatore si complimenta per Oppenheimer: “Scrive le sue sceneggiature sul suo computer senza internet, che è un bel modo per dire ‘non permetterò alla mia dipendenza dal porno di distrarmi’”.
Rimestare nel passato, nel presente e nel futuro
Jimmy Kimmel, non pago della tiepida attenzione alla prima parte del suo monologo, decide di sfoggiare le sue battute migliori. Dunque se la prende con Cillian Murphy e la pronuncia del suo nome che cambierebbe a seconda delle scene che interpreta: “Quando fa scene drammatiche, si pronuncia Cillian. Ma quando fa commedie, si pronuncia silly-an”. La seconda pronuncia assumerebbe il significato di “sciocco”. Poi è il turno di Robert Downey Jr., con il quale Jimmy Kimmel inizialmente si complimenta sottolineando come la serata Oscar sia uno dei punti più alti della sua carriera. Quando l’attore dà conferma, toccandosi il naso a mimare l’espressione americana ‘on the nose’, ovvero ‘giusto’, il presentatore continua: “Nel senso che ho detto giusto o era un ‘movimento da droga’ quello che hai fatto?”.
Dopo aver dedicato frecciate anche a Emma Stone, aver preso in giro Robert De Niro per la differenza d’età con la sua fidanzata, Bradley Cooper per essersi fatto accompagnare dalla madre e i registi che, rispetto allo sciopero, “no, voi no, voi vi siete ritirati subito”, arriva il momento dell’intelligenza artificiale. Uno dei temi principi delle proteste a Hollywood, Jimmy Kimmel lo sintetizza così: “Ora grazie all’accordo firmato, gli attori possono tornare a essere sostituiti da attori e attrici semplicemente più giovani e più belli”.