Jessica Lange vuole ritirarsi: il cinema è stato distrutto dal miraggio dei profitti

Jessica Lange vuole ritirarsi: Il cinema è stata distrutto dal miraggio dei profitti

L’attrice americana vincitrice di due Oscar: “Abbandonerò gradualmente la recitazione”

Jessica Lange ha annunciato che sta pensando di ritirarsi dalle scene. La star di King Kong e Tootsie, vincitrice di due Oscar, in un’intervista al Telegraph ha sottolineato come i grandi franchise cinematografici hanno sacrificato l’arte del cinema a discapito di una forsennata ricerca di maggiori ricavi. L’attrice ha chiaramente focalizzato il suo punto di vista, ovvero che “la creatività è ormai secondaria rispetto ai profitti aziendali”, rimarcando come “i film meravigliosi di grandi registi, le belle storie, i grandi personaggi” siano ormai rari.

È questo il motivo che la sta spingendo lontano dai riflettori hollywoodiani, e come ha dichiarato al giornale britannico, è da tempo che sta pensando di ritirarsi dall’industria dello spettacolo: “Inizierò ad abbandonare gradualmente il cinema”.

Contano gli azionisti e non più l’arte

Quando il giornalista le ha chiesto di chiarire se veramente il suo intento è quello di abbandonare il cinema, l’attrice della serie di successo American Horror Story e vincitrice di cinque Golden Globe ha confermato, sostenendo che nell’industria cinematografica odierna:

“l’enfasi non è più sull’arte, sull’artista o sulla narrazione. Si tratta di soddisfare gli azionisti. E questa ricerca forsennata al profitto a qualsiasi cosa “sminuisce l’artista e l’arte cinematografica”.

La Lange punta il dito contro “questi grossi film tratti da fumetti” che hanno “sacrificato l’arte in cui siamo coinvolti in nome del profitto”, così come sul “montaggio frenetico” delle produzioni più moderne che hanno distrutto la poesia dei vecchi film, quando la macchina si soffermava sulla performance dell’attore.

“Non so se i registi lo fanno perché hanno paura di non riuscire più a catturare l’attenzione del pubblico. Però questo tipo di cinema mi fa ammattire”.