Lo scenografo del Festival: “La famosa scala? Io non l’avrei mai messa”.
Gaetano Castelli, lo scenografo di del Festival di Sanremo 2024, annuncia la nuova scenografia che circonderà il palco dell’Ariston. L’obiettivo è quello di far entrare gli spettatori in una sorta di volta magica. E ad annunciare le novità all’Adnkronos è lo stesso Castelli: “Quest’anno, per gli ospiti sul palco dell’Ariston ci sarà una grande sorpresa: usciranno, oltre che dalle uscite laterali, anche dal centro dove succederà qualcosa che sarà spettacolare“.
Illusione e tecnologia
Le scenografie di Sanremo sono indissolubilmente legate a Gaetano Castelli. “Questa è la mia ventiduesima (scenografia) al Festival di Sanremo, la decima che firmo con mia figlia e la quinta con Amadeus, ed è stata forse la scenografia più difficile”. Il palco “è basato su una serie di curve, per far entrare lo spettatore in una sorta di volta magica. Le luci sono incorporate nel progetto e non ci sono ledwall. È una battaglia che sto facendo, quella di eliminare i ledwall: qui finalmente non ci sono. Questo fa in modo che quando il palco è poco illuminato si accendano i riflettori che fanno da contorno al disegno scenografico, che comunque resta visibile“. Un lavoro che si avvale però di altissima tecnologia. “Quello che cerco di fare è di ideare la volta scenografica e poi rivestirla della più alta tecnologia”.
L’obiettivo di Castelli è sempre stato quello di “far percepire lo studio come enormemente più grande rispetto a quello che è nella realtà. Chiunque entra in teatro esclama ‘ma in tv sembra molto più grande!’ (chi scrive conferma, ndr)”.
La ‘mitica’ Scala
Ma Gaetano Castelli avrebbe eliminato la ‘mitica’ scala di Sanremo. “Se fosse stato per me non l’avrei mai messa. Perché toglierla vuol dire avere una scenografia pulita, altrimenti in ogni inquadratura dei cantanti, che sono quasi sempre ripresi dalla vita in su, si vedono le righe dietro“. E subito dopo cita un aneddoto: “Con Antonella Clerici, che vestiva in modo ‘esagerato’ con abiti ampi e temeva molto la scala, mi sono inventato un ovale di otto metri che si staccava dalla parete e scendeva giù, e lei si trovava dall’altra parte del palcoscenico. Io speravo che da quella volta scomparisse, ma nulla“.
Stavolta almeno lo scenografo ha fa sapere di essere riuscito a togliere la scala centrale. “Anche se con Amadeus non è stato facile arrivarci. Mi ricordo che nel primo Sanremo che ho fatto con lui, lo volevo convincere a toglierla. Facemmo una riunione e mi disse: ‘Mi hai convinto’. Il tempo di prendere la macchina e arrivare allo studio che mi arriva una sua telefonata: Gaetano ci ho ripensato, la scala è un simbolo, non possiamo toglierla”.
Fonte: Adnkronos