Si accende il dibattito, insorgono Lega e FdI: un attacco alla nostra cultura
Non è più tempo di chiamarlo Natale: la festività del 25 dicembre dovrebbe prendere il nome di “Festa d’Inverno”. Il tutto per ottemperare agli obblighi del “Piano per l’uguaglianza etnica e razziale”.
È indubbiamente una proposta che fa discutere quella lanciata dal presidente dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole che chiede di rinominare il Natale per eliminare “il riferimento cristiano”.
L’intervento di Antonio Tajani
Sulla vicenda che tanto sta facendo discutere il mondo della politica e dell’istruzione è intervenuto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani con un messaggio postato su X:
“Sono sorpreso dalla decisione del Presidente dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole di cambiare nome al Natale. Noi siamo fieri del rispetto delle nostre radici cristiane, l’Europa è basata su questo. Non è un caso che l’Italia aveva scelto la Badia Fiesolana come sede dell’Istituto”.
Insorgono i partiti politici, la Lega in testa
Il dibattito emerso dalle stanze dell’Istituto ha scatenato in poche ore un vespaio di polemiche e la proposta è stata condannata da diversi partiti. In una nota il deputato di FdI Alessandro Amorese e il senatore Paolo Marcheschi scrivono:
“Confidiamo che una scelta simile venga ripensata, proprio in virtù dell’inclusività stessa perché, così ipotizzata, somiglia molto ad altre che portano a togliere i crocefissi dalle aule scolastiche, in un clima di ‘cancel culture’ che, diffondendosi, tenta di azzerare i valori occidentali”.
L’istituto alle porte di Firenze intanto fa sapere che quella di cambiare il nome al Natale è soltanto una proposta.
Fonte: La Nazione