Nell’81esima edizione del premio se ne sono viste di tutti i colori.
I Golden Globe, si sa, sono un evento mondano dove ci si può aspettare di vedere di tutto e dove, spesso, non sono esattamente le premiazioni ad essere al centro dell’attenzione. Tra red carpet e attori di fama internazionale, l’attenzione è tutta puntata alle celebrità del momento e alle loro reazioni. I Golden Globe Awards, arrivati ormai alla loro ottantunesima edizione, quest’anno hanno fatto parlare di sé non tanto per i premi. A cominciare da un conduttore “senza patente”, per continuare attraverso “se non vinco me ne vado”, occhiatacce, vestiti-vagina ed effusioni romantiche tra i tavoli degli invitati, facciamo il punto di cosa è accaduto ai Golden Globe.
The show must go on?
Partiamo dal presupposto che quest’anno nessuno voleva presentare i Golden Globe. Tralasciando i motivi, il compito è così toccato al comico Jo Koy, avvisato 10 giorni prima della messa in onda, che come un fulmine si è messo a redigere il suo monologo. Arrivato in sala, tutto contento, il buon comico spara battute come se non ci fosse un domani nel suo monologo di apertura, riuscendo ad offendere, in soli pochi minuti, tutti i presenti, gli spettatori e pure i macchinisti che riprendevano lo show. Un po’ affranto, Jo Koy ha stoicamente continuato a presentare frettolosamente i vari premiati e i vari premi, finché è toccato a Taylor Swift, per il suo The Eras Tour.
Il conduttore, non pago del malumore già conquistato in sala, decide di combinarne un’altra e tutto entusiasta chioccia: “La grande differenza tra i Golden Globe e la NFL? Ai Golden Globe abbiamo meno inquadrature di Taylor Swift”. Jo Koy ha ben pensato di far notare ciò che avviene durante le partite dei Kansas City Chiefs, dove la cantante si reca per tifare il suo ragazzo Travis Kelce. Un po’ come dire che Taylor Swift sia più popolare per gossip che per talento. Il conduttore astuto si è così guadagnato un’occhiataccia da parte della cantante che, se ci fosse stata una categoria anche per quella, le sarebbe valsa un altro Golden Globe. In più è riuscito ad attirare le ire di tutti i fan di Taylor Swift che lo stanno massacrando sui social: un vero colpo da maestro. Ma, nonostante questo, lo show è andato avanti? Assolutamente, come da programma.
Lo spettacolo continua
Con l’umore sotto i piedi e le espressioni aggrottate di star del calibro di Robert De Niro, la serata è deliziosamente andata avanti con Cillian Murphy censurato nel suo discorso, nonostante abbiano sentito tutti che sul set di Oppenheimer non ci fossero sedie, e con il labiale di Jennifer Lawrence che minaccia di andare via se non vince. Che, ad ogni modo, non ha vinto ma è rimasta al suo posto.
Timothée Chalamet e Kylie Jenner, dal canto loro, visto l’andamento della serata, hanno deciso di prendere il meglio: come in un appuntamento romantico, i due non si sono tolti gli occhi di dosso e si sono scambiati un lungo bacio. Reminescenze del voluttuoso red carpet di Gillian Anderson? Sì, perché la star di Sex Education, emblema della libertà sessuale ma anche dell’ironia, si è presentata con un abito ornato di vagine ricamate. Avete letto bene. E no, non è stata una scelta dell’ultimo momento ma frutto di una lunga preparazione: per ogni vagina ricamata sono state impiegate circa tre ore per la realizzazione. Ad ogni modo, la serata non è stata un totale disastro… non quando in sala c’è un “eroe”.
Infatti, fortuna vuole che Robert Downey Jr. con il suo discorso TonyStarkiano sia riuscito a salvare parte della serata. Del resto è lo stesso attore ad aver ammesso di essersi preparato con tutti i mezzi necessari: “Sì, sì, ho preso un beta-bloccante quindi sarà un gioco da ragazzi”.