“Mi piacevano le serate del Muccassassina organizzate da Vladimir Luxuria”.
Giuseppe Cruciani, noto conduttore radiofonico de La Zanzara, ha rivelato al Corriere della Sera di aver avuto un’attrazione per un uomo durante le serate organizzate da Vladimir Luxuria, affermando però di non aver concluso nulla. Queste sue dichiarazioni sono diventate molto popolari sui social. L’ex parlamentare ha replicato in modo pungente alle rivelazioni.
Attrazione per un tipo alla Freddie Mercury
“Da ragazzo, a Roma, mi piacevano le serate del Muccassassina organizzate da Vladimir Luxuria, in cui immaginavi cose che succedevano nelle dark room. Vengo da una famiglia in parte papalina. Mio nonno Alfredo Rosati, cavaliere di cappa e spada, era nel cerimoniale del Papa. Una sera, al Muccassassina, ho avuto un’attrazione per un tipo alla Freddie Mercury, vestito di pelle, ci siamo scambiati sguardi, avvicinati, ma al dunque non ho concluso. Forse il nonno Rosati nella mia testa mi ha bloccato”.
“Il diritto di dire fro*io, cu**ttone, finocchio”
In un suo nuovo libro per Cairo Editore “Via Crux – Contro il politicamente corretto”, Giuseppe Cruciani esprime posizioni controverse sul movimento LGBTQI+ e il “politicamente corretto”. E spiega che la cosa che più lo infastidisce è: “Considerare le persone sulla base delle preferenze sessuali. A me non frega se uno è bisessuale, trisessuale, se fa le orge, lo valuto per quello che è e pensa. La catalogazione Lgbtq+ è un’aberrazione, lo dico da libertario, non da moralista di destra, eppure passo per omofobo anche se sono a favore di adozioni gay, utero in affitto e matrimonio gay uguale a quello etero“.
Nonostante questo, rivendica: “Il diritto di dire fro*io, cu**ttone, finocchio, se non c’è l’intenzione di offendere. Il fatto che qualcuno possa sentirsi offeso non è un motivo per vietare una parola. Non sono razzista, ma l’immigrazione clandestina è da combattere. Invece, per il politicamente corretto, l’immigrazione è di per sé buona e dobbiamo accogliere per senso di colpa. Ma io non mi sento in colpa di essere nato qui e rivendico il diritto di essere egoista. Senza egoismo, non ci sarebbero sviluppo e progresso“.
Roberto Vannacci
Il conduttore radiofonico ha un buon rapporto anche con Roberto Vannacci: “Non lo sento spesso, ma gli ho presentato il libro due volte, coi manifestanti che volevano impedirlo. A Vicenza, c’erano duecento agenti della Digos a proteggerci. Una follia. Dopo, siamo rimasti svaccati sul divano a parlare fino alle due di notte. Non ne condivido tutte le opinioni, ma ne apprezzo la libertà di pensiero“. E svela che lo ha votato: “Ma ero indeciso fra lui e Stefano Bandecchi. Perché è pazzo come me, anche se ha eccessi che io non ho. Io sono mite, se qualcuno mi vuole menare, mi faccio menare. Quando a Radio24 ho esibito un salame e sono arrivati gli animalisti, sono scappato. Mi interessano le risse verbali, non quelle fisiche. E se sei famoso, nella rissa, ci rimetti sempre tu, meglio passare per vittima. L’ho detto anche al mio amico Fedez. In generale, senza riferimenti alla presunta rissa“.
Botta e risposta tra lui e Vladimir Luxuria
L’ex parlamentare su X ha scritto: “Una vecchia storia che non mi ha mai convinta; ‘non ho nulla contro di voi, il mio parrucchiere è gay’ o ‘ho tanti amici gay’. Ora Cruciani: “Andavo a Muccassassina da Luxuria’ e poi vota chi dice che la comunità LGBTQI+ non è normale: ma non eravamo noi quegli ambigui?”. Un Tweet a cui Cruciani ha replicato: “Ah Vannacci? E perché si deve condividere tutto quello che dice uno che voti?”. Luxuria ha risposto: “Quando avrai fatto pace con la coerenza fatti sentire e ne riparliamo”.
Il conduttore de La Zanzara a quel punto ha scritto: “E dove ho mai detto che la comunità Lgbtq etc non è normale?” e Vladimir ribatte: “Infatti non ho scritto questo (se sai leggere bene) ma votando Vannacci condividi il suo pensiero”. Infine Cruciani: “No. Non lo condivido, anche se non ha detto anormalità nel modo in cui lo intendi tu. Non lo condivido. E allora? Hai sempre votato qualcuno di cui condividi il 100 per cento delle cose?“.