Giovanni Storti: Ficarra & Picone l’hanno chiamato a fare Dio.

Giovanni Storti: Ficarra & Picone l’hanno chiamato a fare Dio.

Chi meglio di me poteva impersonare Dio?“.

Giovanni Storti nell’ultimo film di Ficarra & PiconeSantocielo”, una commedia di Natale uscita 14 dicembre al cinema, veste i panni di Dio. Nel film, Giovanni Storti interpreta un Padre Eterno un po’ burbero e distratto, che affida una missione speciale all’angelo Aristide (Picone) per salvare l’umanità, ma qualcosa andrà storto. In un intervista a Oggi racconta la sua esperienza con il film, il suo rapporto con il cast e anticipa che il “trio” tornerà con un film.

Il suo ruolo da Dio

Io sono uno e trino. Chi meglio di me poteva impersonare Dio? io sono il Signore. Disposto a mandare suo figlio nel mondo, un’altra volta. Per risollevare le sorti dell’umanità. L’idea era quella di infliggervi una punizione. Poi, siccome sono un Onnipotente democratico, accetto la volontà della maggioranza celeste. E decido di darvi un’altra chance. Forse ho un attacco di compassione e agisco con generosità”

Da tempo ha trovato i propri spazi individuali, senza gli storici amici, Aldo e Giacomo.

“Attacchi di panico non ne ho avuti. Non è il mio primo film da solo. Ciascuno di noi coltiva i suoi interessi, di comune accordo con gli altri. Non siamo sposati. Giacomo dirige un teatro. Aldo dipinge quadri materici e sta spesso in Sicilia. Ci siamo frequentati assiduamente per oltre 40 anni. Adesso riesco a resistere, se non lo vedo tutti i giorni. Non mi viene una crisi di astinenza. Stiamo lavorando al nuovo film. Probabilmente uscirà l’anno prossimo. Tranquillizziamo la popolazione: Aldo, Giovanni e Giacomo torneranno insieme.

I rapporti con Ficarra & Picone

“Purtroppo li ho visti poco. Non ho avuto la possibilità di interagire. Loro stavano sulla Terra. Non sono mica Onnipotenti. Ciononostante li stimo tanto. Sono felice che mi abbiano chiamato. Spero che Santocielo non resti un episodio isolato. Se Ficarra & Picone mi vogliono ancora, devono solo chiedere: io obbedisco”.