Caso politico o cinematografico? “C’è Ancora Domani” di Paola Cortellesi parla a tutti
Da un caso cinematografico a uno politico: il primo film di Paola Cortellesi sulla violenza domestica e i diritti femminili C’è Ancora Domani è il caso dell’anno, trovando l’apprezzamento anche le premier Giorgia Meloni. L’argomento, purtroppo, è quanto mai attuale e gli episodi di violenza non sembrano accennare a diminuire: secondo i dati, in Italia nel 2022 sono state assassinate 125 donne, di cui 103 in ambito familiare; mentre tra il 1° gennaio e il 28 maggio di questo 2023, i femminicidi sono stati 45.
C’è ancora domani è la storia di una famiglia romana nel 1946 dove lui, Ivano (Valerio Mastandrea), «je mena» e lei, Delia (Paola Cortellesi), sopporta. Ma c’è di più: di fatto, il messaggio principale del film è che la realizzazione di una donna passa attraverso l’istruzione, non attraverso il matrimonio; concetto che parrebbe totalmente opposto a quello di “famiglia tradizionale” da sempre sbandierato da Giorgia Meloni.
Eppure quest’ultima, dopo aver visto il film, ne è stata entusiasta; e risponde così all’appello che Paola Cortellesi aveva rivolto a lei e alla segretaria del Pd Elly Schlein per unirsi contro la violenza di genere: “La politica del Governo e la mia posizione personale sul contrasto alla violenza sulle donne sono sempre state tese alla ricerca della massima collaborazione. Lo abbiamo dimostrato con il Ddl del ministro Roccella, sul quale abbiamo cercato le più ampie convergenze, ottenendo dopo alcune interlocuzioni e aperture l’unanimità del voto parlamentare”; parole cui segue un invito: “Faccio i miei complimenti a Paola Cortellesi e sarei contenta di incontrarla a Palazzo Chigi”.
La peculiarità del film di Paola Cortellesi, inoltre, non è soltanto il messaggio, ma anche il come esso viene comunicato: C’è Ancora Domani è, infatti, una pellicola in bianco e nero che strizza l’occhio al neorealismo e che, parlando di violenza di genere e diritto al voto per le donne, pone al centro dell’attenzione temi passati, sì, ma riletti in chiave moderna, divenendo quindi monito per l’attualità, in un contesto in cui siamo ormai abituati a dare tutto per scontato.