Giampaolo Morelli: “i miei mi volevano dottore”

Giampaolo Morelli: "i miei mi volevano dottore"

Presto al cinema con “L’amore e altre seghe mentali”.

Giampaolo Morelli parla del suo passato e della fatica che ha provato nel diventare l’attore che è oggi. Per farlo, sceglie il salotto di Silvia Toffanin. Conosciuto come un attore versatile, capace di interpretare molti differenti ruoli, dichiara di essere attratto dai personaggi complessi, che lasciano intravedere l’animo umano. Il ruolo che lo ha reso più popolare è quello dell’Ispettore Coliandro che gli ha fatto incontrare la compagna di una vita, Gloria Bellicchi.

Giampaolo Morelli: Nella vita non servono tanti si, servono quelli giusti

Giampaolo Morelli, a Verissimo, parla del momento speciale che sta vivendo attualmente: “E’ un bel momento, ricco di cose belle e con un film in uscita“. Tra poco, infatti, uscirà “L’amore e altre seghe mentali“, dove Morelli sarà attore e regista e in cui compare anche Ilary Blasy. “È il quarto film da attore e regista. La cosa più complicata è fare entrambe le cose insieme, ma è una fortuna poter raccontare le storie che hai in mente. Io ho iniziato a sognare questa vita quando ero giovane. Poi logicamente ci ho messo tanto tempo per arrivarci. Ho lasciato Napoli. Ero quasi laureato ed ho lasciato giurisprudenza. Ho lasciato tutto per fare questo lavoro. Ho ricevuto infiniti ‘no’ “.

Morelli si sofferma sul suo percorso e sulle porte ricevute in faccia: “Nella vita non servono tanti si, servono quelli giusti. Ogni tanto, si apre qualche porta che ti conduce al passo successivo“. L’attore racconta a Silvia Toffanin come si fosse preparato anche un piano B: laurearsi in psicologia. “Io ho iniziato questo lavoro quando i miei amici iniziavano a laurearsi. Tutti mi dicevano: ‘sei quasi laureato in legge. Continua e finisci di studiare‘. La mia famiglia non mi ha appoggiato. Mio padre era un magistrato, la mamma insegnante. Ma io oggi posso dire che è molto meglio provare ad inseguire i propri sogni“.