Il Ministro della Cultura sostiene di “essere stato crocifisso da una casta molto ricca”
Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, in una lettera di alcuni giorni fa pubblicata da Domani, sosteneva di essere pronto a tagliare 100 milioni di euro. Rivolta a Giancarlo Giorgetti, la lettera ha infiammato la polemica.
Tra i registi che hanno ricordato l’importanza di investire nel cinema italiano, Paolo Sorrentino e Matteo Rovere. Il taglio effettivo è stato poi di 14 milioni ma la polemica non si è spenta e Sangiuliano, nell’intervento a “L’Italia vincente” ha dichiarato:
“Sono stato crocifisso sui giornali da una casta molto, molto ricca, solo perché mi sono permesso di dire che ci sono cose sospette che ti fanno riflettere, film che ricevono milioni e milioni di contributi pubblici e vengono visti da pochissime persone, solo perché mi sono permesso di toccare questo santuario di potere. Il tax credit è passato dai 400 milioni del 2019 ad oltre 800 milioni, una cifra enorme che cui si potrebbero fare tante cose”.
Fonte: La Repubblica