La showgirl racconta le violenze subite da parte dell’ex.
In occasione di un’intervista al Corriere della Sera, Francesca De André ha commentato la sentenza che ha condannato il suo ex compagno, l’imprenditore Giorgio Tambellini, a tre anni e tre mesi per maltrattamenti e lesioni.
La condanna
“Certo che la ritengo una pena lieve. Ma almeno sono state accertate penalmente le sue responsabilità. Ora andremo avanti in sede civile“, ha detto la nipote del celebre cantautore Fabrizio De André. Secondo la condanna, emessa dal Tribunale di Lucca, l’imprenditore dovrebbe versare anche una provvisionale di 15 mila euro, ma la De André, assistita dagli avvocati Gianluigi Tizzoni e Paolo Pieragostini, dice: “nessuna pena o risarcimento sarà mai congruo rispetto alle sofferenze che ho patito“.
Le violenze subite
Dolorosi i ricordi della De André, che racconta. “Eravamo in una tenuta in Toscana e quella sera Tambellini mi colpì procurandomi lividi su tutto il corpo e un trauma cranico. Pensavo di morire. Lui venne colto in flagrante e furono a i carabinieri a procedere d’ufficio. Mentre ero svenuta fu lui stesso a chiamarli con il mio cellulare, raccontando che mi stavo picchiando da sola“. Nonostante la condanna, le molestie non si sono fermate, infatti la showgirl continua: “Fuori da tribunale mi ha seguita in bici e inveiva contro di me. Purtroppo, e lo dico alle donne, non possiamo confidare nemmeno sull’intelligenza di persone del genere“.
Segnali iniziali sottovalutati
Eppure all’inizio della loro relazione, Tambellini aveva conquistato il suo cuore: “Ci siamo conosciuti nel 2018, tramite amici comuni. Era un’altra persona: complice, allegro, positivo.” racconta Francesca De André, che però ricorda di aver notato qualcosa che non andava: “I segnali c’erano: una gelosia malsana, i suoi problemi con alcol e droga. Ma per il mio spirito da crocerossina non gli davo il giusto peso. Pur avendo già immagazzinato anche in famiglia l’atteggiamento violento di una figura maschile, ci sono finita dentro senza rendermene conto. Solo dopo l’aggressione del 2022 ho aperto bene gli occhi. Il fatto che i carabinieri abbiamo proceduto d’ufficio mi ha aiutata molto. Capisco le donne che spesso non trovano la forza di denunciare. Ma una volta che è partita l’inchiesta non mi sono più fermata“.
Non tutti gli uomini sono così
Nonostante la brutta esperienza, Francesca non ha perso fiducia negli uomini: “Ho un gemello che mi fa ancora dire che ci sono tanti uomini di cui ci si può fidare. Per questo non smetto di credere nell’amore. “