Dal 3 novembre Fabio De Luigi è su Prime con “Amazing”
In un’intervista a “Fanpage.it”, Fabio De Luigi ha parlato della sua carriera e del suo rapporto con i personaggi che ha interpretato. L’attore ha raccontato che, inizialmente, non gli dava fastidio che i suoi personaggi fossero diventati più famosi di lui. Tuttavia, con il tempo, ha iniziato a sentire il bisogno di sperimentare e di crescere come attore.
“Amazing Fabio De Luigi”
Amazing Fabio De Luigi è un one prank show che vede Fabio De Luigi protagonista di una serie di situazioni surreali e imprevedibili. L’attore, che ha appena ricevuto un premio alla carriera, si ritrova in un lussuoso hotel dove si svolge una festa in suo onore. Tra i partecipanti alla festa ci sono molti amici e colleghi, tra cui Virginia Raffaele, Elio, Diego Abatantuono, Marco Mengoni e molti altri. Ognuno di loro ha un ruolo da recitare in questa storia surreale, che vede De Luigi alle prese con una serie di imprevisti e disavventure.
Amazing è il pretesto per un bilancio della tua carriera. L’autocelebrazione è una cosa in cui ti senti a tuo agio?
“In realtà alle riunioni in cui pensavamo al progetto ho sempre insistito sull’idea di evitare autocelebrazioni. Mi divertiva l’idea di fare un tutto in una notte, un racconto cinematografico sulla storia di un personaggio che va a ritirare un premio e si trova ad avere a che fare con dei contrattempi buffi, che hanno a che fare con la sua carriera. È una cosa che mi sembrava interessante da mettere in scena per fare un one man show.”
C’è qualcosa di involontario e non voluto nella tua comicità?
“Mi sembra un’osservazione interessante. Sai che non lo so? Non saprei rispondere se ci sia qualcosa di involontario o meno. Sicuramente l’autoironia, il non prendersi sul serio pur prendendosi molto sul serio fa parte del mio modo di approcciare questo lavoro e un po’ la vita.”
La tua carriera è segnata dai personaggi. C’è stato un momento in cui sei scappato perché non ti sentivi a tuo agio?
“Scappato no, ma capisco cosa intendi e c’è stato effettivamente un momento in cui le maschere erano più famose di me. Ero Fabio De Luigi aperta parentesi Olmo di Mai Dire Gol e lo stesso discorso valeva per altri personaggi. La cosa non mi ha mai dato fastidio, ma era un dato di fatto e con il tempo mi sono orientato verso scelte differenti, come il cinema, provando a trascinare il pubblico che mi amava per quelle cose lì. Magari qualcuno sono riuscito a portarmelo dietro, anche non mettendo in scena delle maschere.”
Fonte: www.fanpage.it