“Bisogna smettere di domandare a una donna perché non diventa madre”.
Emanuela Fanelli ha recentemente condiviso la sua storia in un’intervista con Vanity Fair, toccando vari aspetti della sua carriera e della sua vita personale. L’attrice ha recentemente ricevuto un importante riconoscimento ai David di Donatello come miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione nel film C’è ancora domani, diretto da Paola Cortellesi.
La recitazione era un hobby
Emanuela Fanelli sulla collega ha detto: “Mi imbarazza parlare di lei, perché siamo davvero amiche e perché credo che quando verbalizzo certe cose perdano un po’ di valore. Ci siamo conosciute otto anni fa, abbiamo girato insieme ‘Gli ultimi saranno ultimi’, ci siamo state molto simpatiche e ogni tanto ci sentivamo. Un giorno mi ha chiamata: ‘Vieni che ti voglio raccontare il mio film’. Sapevo che lo stava scrivendo. Alla fine del racconto ha detto: ‘Mi piacerebbe che Marisa fossi tu’. Emanuela Fanelli ha condiviso un racconto del suo percorso prima di diventare un’attrice affermata: “Dai ventitré ai trentatré ho fatto la maestra d’asilo e la baby sitter ai centri estivi. La recitazione era l’hobby della sera, il pensiero felice prima di dormire. L’ho accantonato per un po’, nel 2012 mia mamma non era stata bene e io non volevo essere troppo contenta”. Ma non si lascia sopraffare dall’idea che la sua carriera possa finire: “Perché devo farmi venire l’ansia? Oh senti, se dovesse finire domani è stato bello. Non volevo recitare per diventare famosa, nemmeno per i soldi: non li ho mai avuti, sono più libera perché non ho uno standard di vita altissimo e soprattutto sono stata felice anche quando mi arrangiavo e andavo in vacanza in tenda”.
Le molestie subite
Emanuela Fanelli ha rivelato di essere single e di non aver ancora trovato l’uomo giusto: “Non uso le app di incontri, mi imbarazza e mi annoia la fase della presentazione: di che cosa ti occupi, quali sono i tuoi hobby… Eppure, la maggior parte delle mie conoscenze si è fidanzata o sposata grazie a Tinder”. L’attrice ha condiviso le sue riflessioni sulla maternità e sull’importanza del rispetto per le scelte personali delle donne: “Bisogna smettere di domandare a una donna perché non diventa madre. Sono questioni private. Stesso discorso per i commenti sull’aspetto fisico: basta parlare del corpo degli altri. Ho trentotto anni, dovrebbe scattarmi l’orologio biologico. Invece no. Non che non li voglia categoricamente”.
Durante l’intervista EmanuelaFanelli ha anche rivelato di aver subito molestie all’età di diciotto anni: “Sul lavoro mai, e so di essere stata fortunata. Nella vita sì, come temo sia successo a qualsiasi donna. Avevo diciotto anni, ero in treno, stavo leggendo. È passato un uomo che mi ha dato una spinta con la mano, il tempo di alzare lo sguardo e l’ho trovato che si stava masturbando tra due vagoni. In genere sono molto reattiva, in quel caso mi sono paralizzata. Ero gelata. Quando ho fatto per alzarmi, lui è scappato. Mi sono seduta vicino a una signora, che mi ha confidato che le era accaduta una cosa simile“.