Duro botta-e-risposta tra il cantautore e la showgirl.
Duro botta e risposta (sebbene indiretto) tra un’icona della musica italiana del passato come Gino Paoli e una del presente come Elodie. Tutto è cominciato con un’intervista al Corriere della Sera del cantautore in occasione dei suoi 60 anni di attività musicale. Pur senza fare nomi, nell’intervista dichiarava esplicitamente che certe performer moderne non godono esattamente della sua stima: “Oggi il mondo dello spettacolo è un mondo di merda. Perché è tutto apparenza. Oggi peggio di ieri. Ieri, avevamo Mina e la Vanoni, oggi emergono le cantanti che mostrano il culo”.
Per non essendo stata citata, Elodie si è sentita chiamata in causa, anche in virtù della sua intenzionale voglia di esporsi e spogliarsi sul palco come forma di libertà e di espressione, come dichiarato più volte recentemente. E così, a mezzo X, l’artista romana non le ha mandate a dire a Gino Paoli: “Ci sono artisti che hanno scritto capolavori, ma nella vita di tutti i giorni sono delle merde, è così. Io preferisco essere una bella persona”
Nella questione è intervenuta anche Emma Marrone, che in un’intervista a Grazia ha difeso la sua collega e puntato in dito sull’eterna differenza di giudizio quando si tratta di artisti uomini o donne: “Secondo me stiamo regredendo. Adesso criminalizzano Elodie o me per una culotte o perché metto i cerotti sul seno. Dove sta la libertà di esprimersi anche attraverso il corpo? Forse il problema è che molti hanno paura delle donne che finalmente si mostrano come mamma le ha fatte. I miei colleghi maschi sono liberi di stare a torso nud0 e mostrare i capezzoli, mentre i nostri vengono censurati. Continuiamo a fare differenze tra il corpo maschile e femminile, e noi siamo sempre la cosa da nascondere”.
Oggi 16 dicembre Gino Paoli è tornato sulla questione, facendo mezza marcia indietro e dichiarando a Rai Radio 1: “È stato interpretato male quel che ho detto. Più andiamo avanti più l’apparenza è più importante della sostanza. Non è importante quanto tu sia brava a cantare, ma che tu sia gradevole. Seguendo questa mentalità, Dalla non sarebbe mai diventato Dalla”.
Incidente chiuso, dunque? Forse, ma ciò che è stato detto non è facile da cancellare, specialmente nella nostra epoca dei social. Così, un utente di X, fan di Elodie ha commentato attaccando Gino Paoli: “Il cielo in una stanza l’ha scritta perché andava a prostitute in un bordello: non credo che sia nella posizione morale di parlare di culi da fuori”.