Elodie: l’Associazione Doppiatori prende le sue difese

Elodie: l’Associazione Doppiatori prende le sue difese

ANAD: “La categoria dei doppiatori non ha mai espresso giudizi di natura collettiva”.

L’Associazione Nazionale Attori Doppiatori (ANAD) si è espressa in difesa di Elodie rispetto le critiche sollevate contro la cantante per il doppiaggio di Mufasa: Il Re Leone. Tramite un comunicato ufficiale, l’ANAD ha chiarito di non aver mai pronunciato giudizi in merito e esorta a diffidare altre dal generalizzare il giudizio dei singoli.

Il comunicato ufficiale

Attraverso un comunicato pubblicato sui profili social, l’ANAD ha preso le distanze dal giudizio negativo espresso su Elodie. “In un servizio andato in onda nella puntata di Striscia La Notizia, è stato espresso un giudizio negativo, a nome di tutti i doppiatori, sul doppiaggio di un film di prossima uscita”. E ancora: “In relazione a questo, l’ANAD informa che la categoria dei doppiatori non ha mai espresso giudizi di natura collettiva, pubblici o privati in merito. Diffida altre dal generalizzare il giudizio dei singoli, trasformandolo strumentalmente in giudizio collettivo”. Anche Simona Izzo, che ha seguito Elodie nel lavoro di doppiaggio, ha espresso il suo parere, sottolineando di non condividere le opinioni negative sollevate: “Veramente vergognoso il pezzo di Striscia contro Elodie. Senza aver visto il film l’hanno criticata. Una certa Manzini l’ha insultata senza neanche aver visto il suo lavoro. Ma chi è questa signorina sconosciuta che si permette di dare giudizi sui colleghi?”.

La risposta di Lilli Manzini 

Non ha tardato ad arrivare anche la replica della doppiatrice Lilli Manzini che già si era espressa seccamente sulla resa del doppiaggio di Elodie per il personaggio di Sarabi. “Alla fine, ciò che conta è che venga premiata la meritocrazia e assegnato il Tapiro d’Oro. Non tanto a Elodie, ma moralmente al ripugnante potere imprenditoriale che utilizza gente impreparata per farle fare un lavoro che non gli appartiene”. Lilli Manzini continua a sostenere una posizione nettamente opposta a quella di Simona Izzo. “Io continuo la mia battaglia per la meritocrazia e il doppiaggio pulito finché Gesù mi darà la forza. W la meritocrazia, w il doppiaggio pulito. Più rispetto per i professionisti del doppiaggio”.