Secondo una ricerca ci sono 89 nomi potenzialmente offensivi da cambiare.
Per oltre due secoli, le specie di dinosauri sono state nominate e classificate utilizzando una varietà di convenzioni. Tuttavia, ricerche recenti hanno evidenziato potenziali problemi con queste pratiche, innescando discussioni sulla necessità di sistemi di denominazione più inclusivi e rappresentativi.
Nomi più inclusivi
“La denominazione dei dinosauri è più di una semplice questione di tassonomia. Riflette contesti culturali, storici e sociali e, come tale, è fondamentale garantire che questi nomi siano esenti da pregiudizi e connotazioni offensive”. Questo il presupposto di una ricerca dell’Università Friedrich-Alexander di Erlangen-Norimberga, in Germania, guidata dalla paleobiologa Emma Dunne. Gli studiosi si sono occupati di capire come è cambiata la denominazione dei dinosauri negli ultimi 200 anni, analizzando i nomi di tutti i fossili di dinosauri dall’era mesozoica. Sono stati trovati, così, 89 nomi potenzialmente offensivi. Evangelos Vlachos, co-autore dell’articolo scientifico, ci ha tenuto a precisare: “Non stiamo dicendo che bisogna cambiare tutto. Ma dobbiamo rivedere criticamente ciò che abbiamo fatto, vedere cosa abbiamo fatto bene e cosa non abbiamo fatto bene, e cercare di correggerlo in futuro”.
Gli autori hanno concentrato la loro attenzione su quelli che consideravano “nomi problematici” e che “emanano razzismo, sessismo, sono stati coniati in contesti (neo)coloniali o in onore di figure controverse”. Alcuni dei nomi identificati dal team derivano dai nomi coloniali delle terre in cui sono state scoperte delle specie. I nomi dei luoghi o dei ricercatori nella lingua indigena spesso non vengono utilizzati o sono tradotti male. Ad esempio, molti dei dinosauri scoperti durante una serie di spedizioni tra il 1908 e il 1920 da esploratori tedeschi a Tendaguru in Tanzania, che allora faceva parte dell’Africa Orientale Tedesca, presero il nome da esploratori tedeschi piuttosto che da membri della spedizione locale.
La commissione ICZN
La Commissione internazionale per la nomenclatura zoologica (ICZN), che sovrintende alla denominazione delle specie animali, ha esitato ad approvare la ridenominazione retrospettiva delle specie. Tuttavia, c’è una crescente pressione per l’introduzione di nuovi sistemi di denominazione più inclusivi da parte di alcuni paleontologi. Sebbene l’ICZN possa esitare ad approvare una ridenominazione retrospettiva, i paleontologi spingono per l’introduzione di nuovi sistemi di denominazione che, a loro avviso, potrebbero aprire la strada a una comprensione più inclusiva e rappresentativa del mondo preistorico.