“Mi sono spinta al di fuori della mia comfort zone“.
Demi Moore è stata protagonista all’ultimo Festival Di Cannes con il film The Substance, un horror femminista diretto da Coralie Fargeat in cui ha mostrato un nudo integrale a 61 anni. Come già emerso in precedenza, l’attrice ha dichiarato di aver avuto bisogno di sentirsi vulnerabile per interpretare al meglio questo ruolo con la co-protagonista Margaret Qualley.
Questa partecipazione alla kermesse cinematografica rappresenta la prima apparizione della diva americana dopo molti anni. L’ultima volta che l’attrice era stata presente a Cannes era stata in compagnia del suo ex marito, Bruce Willis. Come raccontato dalla stessa Demi Moore, l’impatto è stato più che positivo: “All’inizio ero nervosa, non avevo mai avuto un film in concorso al festival e non sapevo come comportarmi, poi la risposta entusiastica del pubblico e della critica a ‘The Substance’ mi ha riempito di gioia. Ho avvertito un profondo amore per il cinema”.
Uscire dalla comfort zone
L’attrice ha descritto il suo ruolo nel film The Substance come una vera e propria sfida. Interpretare il personaggio di un’istruttrice di aerobica licenziata per la sua età le ha richiesto di mettersi in gioco in modo autentico e vulnerabile: “Una sfida, perché mi sono spinta al di fuori della mia comfort zone. In molte scene sono completamente nuda con Margaret Qualley che interpreta la versione ringiovanita del mio personaggio“.
Nudo senza sessualizzazione
Demi Moore ha spiegato che il suo rapporto con la co-protagonista Margaret Qualley e con la regista Coralie Fargeat è stato fondamentale per poter affrontare le scene di nudo integrale: “Abbiamo parlato per ore e siamo perfino riuscite a divertirci. Sul set mi sono sentita al sicuro grazie alla presenza di Margaret e della regista. Ma per interpretare quelle sequenze ho avuto bisogno di sentirmi vulnerabile sia dal punto di vista fisico sia da quello emotivo”. Secondo l’attrice, nel film il nudo integrale non è stato utilizzato in modo sessualizzato, ma serve piuttosto a far arrivare la storia al pubblico. Questo approccio differisce da altre esperienze dell’attrice sul set con registi uomini: “Tutto dipende dal contesto in cui il nudo viene presentato. In ‘The Substance’ serve a far arrivare la storia al pubblico e non c’è alcuna sessualizzazione”.